Amministrative, CmdB: “Sofferenza e incredulità ma andremo avanti”

“È stata una giornata dura.
In queste settimane, in questi mesi e in questi anni abbiamo sentito un grande calore da parte di tantissime persone. Abbiamo ricevuto sostegno, slancio, gratitudine. Non pensavamo finisse così. Non volevamo finisse così.” Queste le parole di Cambiamo Messina dal Basso immediatamente successive al risultato elettorale che hanno visto il sindaco uscente Renato Accorinti raggiungere il 14.22% e nessuna delle tre liste a sostegno posizionarsi oltre la soglia di sbarramento del 5% perdendo quindi la possibilità di eleggere una rappresentanza consiliare a Palazzo Zanca.
“In questo momento potrebbe essere facile lasciarsi andare a vittimismi, scaricare all’esterno le responsabilità di questa sconfitta elettorale. – prosegue la nota – Ma oggi sentiamo il dovere morale, verso noi stessi e verso la città, di riflettere sui nostri errori e limiti, e su quelli dell’amministrazione che abbiamo sostenuto. A quest’ultima abbiamo chiesto spesso uno sforzo di dialogo partecipativo con la città. Ma il lavoro nel Palazzo ha assorbito gran parte delle energie e noi stessi ci siamo spesso rimasti invischiati.
Ci sarà tempo per analisi più approfondite di tutto questo. Ma oggi non possiamo non tenere a mente e nel cuore quello che sempre abbiamo detto: che noi ci saremmo stati comunque, fuori e dentro le istituzioni. Oggi ci viene a mancare un pezzo di tutto questo, ma c’è una vita, politica e non solo, fuori dal Palazzo. Ed è quella che abbiamo sempre vissuto e che torniamo a vivere con l’impegno, la determinazione e la serenità di sempre.
Molto è quello che è stato fatto. Molto è quello per cui in questi giorni, e fino a qualche minuto fa, tantissime persone ci hanno detto grazie invitandoci ad andare avanti. A tutte e tutti loro non chiediamo di continuare questo percorso insieme a noi: semplicemente, sappiamo che lo faranno, che lo faremo.
Inutile negare la sofferenza e l’incredulità. Ma siamo anche consapevoli che adesso, costretti a non delegare, avremo una possibilità in più di imparare a partecipare.
È una sfida e una scommessa. Di cui vale la pena. Anzi, la gioia.
Restiamo insieme.
E, per questo, ci incontriamo venerdì sera in piazza (a breve, informazioni su orario e luogo) per condividere, come sempre, musica, politica, festa.”

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