TVE: successo del Concerto del Conservatorio Corelli dedicato a Quasimodo

Il Conservatorio Corelli di Messina, nel giorno dell’Immacolata, è stato protagonista al Teatro Vittorio Emanuele di Messina del concerto “Oscuramente forte è la vita”, dedicato a Salvatore Quasimodo nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.

Un evento che ha impegnato gli allievi del prestigioso Istituto musicale in maniera più articolata rispetto alla consueta proposizione musicale; si è trattato, infatti, di un vero e proprio “progetto-laboratorio” che ha coinvolto tre alunni della classe di Composizione del M° Carmelo Chillemi e un’articolata ensemble strumentale del Corelli.

Christian Paterniti (X Corso di Composizione), Arcadio Lombardo (I anno del triennio di Composizione) e Daniele Lauricella (II anno del biennio di Composizione), ispirandosi alle liriche quasimodiane e confrontandosi con la difficoltà di comporre musica per il teatro, hanno creato delle orchestrazioni di forte impatto emotivo e di notevole profondità musicale, che la direzione attenta ed esigente del direttore d’orchestra M° Salvatore Percacciolo ha ulteriormente valorizzato.

“Vento a Tindari”, “Alle fronde dei salici”, “Lettere alla madre”, “Aushwitz”, “Al Padre, sono alcune delle poesie, sapientemente interpretate dall’attore Giovanni Moschella e sottolineate dal racconto musicale, che hanno coinvolto maggiormente il numeroso pubblico del Teatro Vittorio Emanuele.

Un successo per il M° Antonino Averna, Direttore del Conservatorio che ha seguito con passione questo progetto e per il Presidente, dott. Giuseppe Ministeri che ha sostenuto la presenza dell’Istituto musicale alle celebrazioni quasimodiane promosse dalla Città Metropolitana di Messina e realizzate in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, il Teatro Vittorio Emanuele II, il Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera, la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e gli Istituti scolastici Jaci e Minutoli-Quasimodo.

La serata è stata presentata dalla giornalista Gisella Cicciò, che dopo un minuto di silenzio dedicato alle vittime della tragedia verificatasi nell’anconetano, ha invitato sul palco il Sindaco metropolitano dott. Cateno De Luca. “La Città Metropolitana di Messina da tempo guarda con molta attenzione dalla figura e all’opera del Poeta siciliano” ha detto il dott. De Luca “l’acquisizione dell’archivio e la realizzazione nel tempo di tante iniziative ne sono il segno concreto”. Per il futuro il Sindaco punta a riprendere le grandi manifestazioni che un tempo facevano conoscere la nostra Città e il nostro territorio e non esclude che si possano attivare sinergie con l’Ente Teatro per definire una strategia comune di rilancio turistico e culturale. Di seguito, il Presidente del Corelli dott. Giuseppe Ministeri ha espresso il suo compiacimento per questo progetto nato dall’input dato dalla Dirigente del Servizio Turismo e Cultura della Città metropolitana di Messina, avv. Anna Maria Tripodo. “Spero che adesso questo spettacolo venga esportato, perché il nostro intento è di fare produzioni che vengano apprezzate più volte, per far conoscere il talento degli studenti del Corelli”, ha concluso il dott. Ministeri, Infine, il Direttore del Conservatorio, M° Antonino Averna, ha illustrato la genesi del progetto-laboratorio Quasimodo.

L’ensemble musicale del Corelli è stata composta da: Chiara Bonarrigo (flauto), Mirko Caruso (clarinetto), Emanuele Arena (fagotto), Emanuele Romano (corno), Gabriele Lotta e Andrea Virgillito (percussioni), Christian Paterniti e il M° Averna (pianoforte), Valerio La Torre, Diana Barbagallo, Edoardo Zappalà, Maria Carla Vicinanza, Fabrizio Calì, Mara Mangiò, Elisabetta Zamboni, Gioele Gandolfo, Giorgia Tosto e il M° Magistri (violini), Alice Romano e Rosanna Pianotti (viole), Mirko Raffone e Giuseppa Genziana D’Anna (violoncelli), Eusebio Getulio (contrabasso).

La programmazione celebrativa proseguirà sino al 15 dicembre 2018; i prossimi eventi si svolgeranno al Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera, nelle sedi della Città Metropolitana e al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

 

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