Marijuana a scuola: arrivano i cani-poliziotto e cresce il dibattito politico

Prevenzione o repressione? Il dibattito politico è aperto, mentre proseguono i controlli delle forze di polizia volti al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti nell’ambito dell’operazione Scuole Sicure, promossa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza,  e che fanno parte del Piano straordinario per combattere lo spaccio della droga davanti alle scuole, per il quale il Governo ha stanziato 2,5 milioni di euro.

Stavolta i servizi di vigilanza hanno interessato Patti e Capo d’Orlando dove, ad aiutare i poliziotti, c’erano i cani Hank e Vite con le Squadre Cinofile delle Questure di Reggio Calabria e Catania.

Gli agenti hanno effettuato controlli capillari nei pressi di scuole ed istituti scolastici monitorando le zone maggiormente a rischio.

Grazie al prezioso contributo delle unità cinofile, i poliziotti hanno rinvenuto dosi di sostanza stupefacente che i successivi accertamenti operati dal Gabinetto di Polizia Scientifica hanno confermato essere marijuana.

Maria Stagnitta, Presidente di Forum Droghe “la direttiva del Ministro Salvini mette in evidenza due cose: che per il Governo in carica i consumi giovanili di sostanze illegali si affrontano con telecamere e vigili urbani, e che sulle droghe questo Governo è a guida leghista. Che fine hanno fatto i Ministeri delle Politiche Sociali e della Salute che pure dovrebbero essere in prima linea sulle azioni di prevenzione degli abusi di droghe? E il Ministro dell’Istruzione, visto che si parla di scuole? Non pervenuti.”
Patrizia Meringolo, Presidente del Comitato Scientifico di Forum Droghe, contesta l’approccio governativo: “mi sembra una pessima direttiva, non solo è centrata esclusivamente sul controllo, ma per di più su un controllo di tipo “meccanico” e senza alcuna finalità di relazione educativa, come nel caso della videosorveglianza. Non c’è alcun aspetto preventivo, fosse anche del genere proibitivo e moralistico come il “just say no” di origine statunitense, e non c’è finalità di ascolto e rapporto con le persone. Si rischia di essere perfino al di là della presenza dei cani antidroga nelle scuole, che già aveva suscitato polemiche”.
“La parola prevenzione serve solo come foglia di fico di un intervento esclusivamente repressivo” segnala Hassan Bassi, segretario nazionale di Forum Droghe: “solo il 5% dei fondi stanziati potranno essere usati per finanziare campagne educative.

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