Esercito, la Brigata Aosta in esercitazione a Capo Teulada

 Si è conclusa l’esercitazione “The Lion’s Scratch” (Il Graffio del Leone), sviluppata attraverso lo schieramento di tutte le Unità della Brigata “Aosta” nel poligono di Capo Teulada, impegnate in diverse giornate addestrative in uno scenario operativo ad alta intensità.
Il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, Comandante delle Forze Operative Sud ed il Generale di Divisione Fabio Polli, Comandante della Divisione “Acqui”, che hanno assistito all’esercitazione, si sono complimentati con il Generale di Brigata Bruno Pisciotta, Comandante della Brigata “Aosta”, per l’organizzazione e la condotta del complesso evento addestrativo articolato su due Gruppi Tattici che hanno impegnato pressoché simultaneamente il Poligono B ed il Poligono C di Capo Teulada integrando molti assetti enabling che hanno garantito mobilità e contromobilità sul campo di battaglia ed il supporto di fuoco.
Lo sforzo logistico per la preparazione e la condotta dell’attività è stato sostenuto da 11 reparti dell’Esercito, con l’impiego di oltre 900 soldati, 108 veicoli tattici e mezzi da combattimento (tra cui VTLM Lince, VTLM Orso, Veicoli Blindati Medio “Freccia”, Blindo “Centauro”, e Carri Ariete), 78 mezzi tattico logistici, 12 automezzi speciali, 22 autoveicoli commerciali e 4 obici FH-70.
L’esercitazione finale a fuoco è stata preceduta da un intenso periodo di attività a partiti contrapposti sfruttando gli avanzati sistemi di simulazione del Centro Addestramento Tattico di Capo Teulada, che ha consentito ai Reparti della Brigata di porre i presupposti per la validazione finalizzata all’impiego in vari Teatri operativi.
L’esercitazione ha messo in luce la flessibilità organizzativa delle Unità della Brigata “Aosta”, derivante dalla connotazione pluriarma, che consente di adeguare procedure e strutture organizzative ai diversi scenari, garantendo in ogni condizione la superiorità informativa, la capacità di comando e controllo, la tempestività e l’adeguatezza della risposta alle minacce e rischi multiformi propri dei moderni contesti operativi in cui l’Esercito è impiegato.

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