Lunghi applausi per Ninni Bruschetta e Cettina Donato in “Il mio nome è Caino”

Al Teatro Savio, lunghi applausi per Ninni Bruschetta e Cettina Donato ne “Il mio nome è Caino” per la regia di Laura Giacobbe, un nuovo adattamento di Bruschetta che nel 2003 aveva già messo in scena una precedente versione del testo, con diverso cast ed in qualità di regista. Lo spettacolo è ispirato all’omonimo romanzo di Claudio Fava, presente in sala alla prima, ed è prodotto da Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri.
Sabato 23 e domenica 24 marzo, per la stagione “Aria Nuova in Me” curata da Davide Liotta di ARB, la gremita platea del Teatro Savio in Via Peculio Frumentario a Messina ha incontrato Caino, uomo e killer. Sul palcoscenico, un prestigioso pianoforte Beichstein ed un antico mobile bar degli anni quaranta, pezzo unico nelle essenziali scene di Mariella Bellantone. In un tempo che corre veloce, fittissimo e che lascia col fiato sospeso, un mafioso narra sé stesso. È Caino, non un assassino ma soltanto un “amministratore della morte, che è un’altra cosa”. L’intesa interpretazione di Ninni Bruschetta restituisce il percorso di vita e le riflessioni estreme di un uomo, figlio e nipote di capomafia, in smoking e papillon, l’intramontabile nero che Cinzia Preitano sceglie per i costumi dei due artisti in scena.
“Il mio nome è Caino” mette in luce le dinamiche dell’essere e del fare mafioso in una visione del tutto lucida che si intreccia alle musiche composte ed eseguite dal vivo dalla pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato. Due brani editi insieme a composizioni concepite appositamente per sostenere il racconto di Caino e che si lasciano attraversare da contaminazioni classiche, popolari e jazz. Le musiche composte dal M° Donato, risultato di uno studio condiviso con l’interprete, sono eco non soltanto dell’immediata freddezza ma anche del volto umano del protagonista per assecondare quella modulazione emotiva che inevitabilmente assale Caino, la bestia, il peccato, la bestemmia. Dal primo omicidio consumato ai danni di un amico fraterno sino alla morte del protagonista, un destino già scritto trova il suo esatto compimento nella regia attenta ed asciutta di Laura Giacobbe.
Con “la pazienza che è la misura del tempo” e con l’ironia miscelata alle molte espressioni dei personaggi evocati, Ninni Bruschetta/killer mette in scena le contraddizioni del suo Caino e si abbandona anche al canto, sulle suadenti note di “My Funny Valentine”. Sorretta dai giochi di luce e di ombra curati da Renzo Di Chio e dal disegno sonoro di Patrick Fisichella, questa partitura in note e testo drammaturgico si sofferma su questioni antiche del fenomeno mafioso, sul timoroso rispetto, l’omertà e la sanguinaria disciplina frutto della dolente e caratteristica normalità del male, celebrata in questo monologo che ha più i connotati di un western.

Il mio nome è Caino” di Claudio Fava

nuovo adattamento di Ninni Bruschetta 

Produzione: Nutrimenti Terrestri 

con Ninni Bruschetta e Cettina Donato al pianoforte 

Regia: Laura Giacobbe 

Allestimento: Mariella Bellantone – Costumi: Cinzia Preitano – Disegno Luci: Renzo Di Chio – Sound Designer: Patrick Fisichella – Illustrazione: Antonella Arrigo – Progetto grafico: Riccardo Bonaventura – Foto: Giuseppe Contarini  

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