Tumori, a Messina l’oncologo Santoro “scoperti nuovi farmaci che danno speranza”

Su 350.000 nuovi casi di malati di tumore all’anno oggi si riesce a guarirne circa due terzi e grazie alle nuove terapie soprattutto farmacologiche la lotta ai tumori sta compiendo enormi passi in avanti.

Questo è ciò che ha affermato il prof. Armando Santoro, direttore del Cancer Center di Oncologia Medica ed Ematologia dell’Humanitas di Milano, presente questa mattina a Messina per ritirare il premio Lions nell’ambito del service del Lions Club Messina Ionio sul tema “Illuminiamo il futuro del paziente affetto da tumore. “Nuove frontiere in oncologia” che ha visto importanti esperti del settore a confronto, in una tavola rotonda, per discutere delle ultime novità in campo oncologico. Per l’occasione il prof. Santoro, originario proprio della nostra città, ha fornito importantissimi dati riguardo le ultime novità sulla cura dei tumori. Secondo Santoro, siamo in un momento estremamente positivo dal punto di vista terapeutico nell’ambito dei tumori in generale, sia dei tumori solidi classici che di quelli ematologici. Questi risultati si sono ottenuti grazie a tanti fattori concomitanti: miglioramento della chirurgia, della radioterapia e soprattutto nell’ambito delle terapie mediche. Non esistono più solamente chemioterapie e terapie ormonali, oggi si sono fatti importanti passi in avanti grazie alla scoperta di nuovi farmaci, in particolare quelli molecolari che tendono a colpire un’alterazione specifica dei processi tumorali. Questi farmaci oggi sono utilizzati come terapie classiche in buona parte dei tumori polmonari, nel melanoma, nel tumore alla mammella. Inoltre siamo nell’era di massimo splendore dell’immunoterapia che sebbene sia entrata tra i trattamenti oncologici da meno di 10 anni, sta diventando una pietra miliare nel trattamento di tantissime forme tumorali. La prospettiva futura è che la combinazione d i questi vari trattamenti tra di loro, potrà ancora di più migliorare le aspettative di vita di chi ha un tumore che è sempre più curabile, sempre più guaribile e per il quale abbiamo ottenuto negli ultimi vent’anni enormi progressi sia per quanto riguarda le aspettative di guarigione definitiva sia nei casi più gravi, di un netto prolungamento della vita. Ogni anno circa 350.000 nuovi casi di malati di tumore, un numero ancora alto e sebbene si riesca a guarirne più di 2/3, bisogna lavorare affinché si riduca sempre di più la percentuale di quelli che non sono ancora curabili. La ricerca sta compiendo enormi sforzi e passi avanti in tal senso. Qui nel meridione ci sono delle eccellenze nonostante persistano carenze organizzative legate a strutture non adeguatamente organizzate, ma si tratta perlopiù di carenze del sistema e non dei professionisti. Bisogna spingere molto sulla prevenzione e sull’ampliamento delle campagne in favore dello screening perché la diagnosi precoce è fondamentale per una guarigione in netta percentuale superiore. Nonostante questo gap tra Nord e Sud, non è indispensabile “emigrare” si può avere un ottimo standard di qualità anche qui al Sud e in Sicilia, riservando le eventuali migrazioni in situazioni più complesse che richiedono l’uso di tecnologie più avanzate.

Ad aprire il convegno, che si è svolto nell’aula magna dell’Università, il rettore Salvatore Cuzzocrea , il quale ha dichiarato il suo compiacimento verso i Lions per aver portato il prof. Santoro a Messina, ha però dichiarato il suo rammarico per non essere riusciti a trattenere un’eccellenza come lui qui nella nostra città. Ha inoltre dichiarato che l’università, in sinergia con l’azienda ospedaliera universitaria e la Regione, metterà in campo a breve tutte le iniziative possibili per rilanciare l’oncologia a Messina anche con la realizzazione di una rete ospedaliera sia con l’Humanitas che con le altre aziende ospedaliere pubbliche e private.

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