Gioventù bruciata o stagionata: il paradosso del calcio italiano

Il campionato italiano che volge al termine è stato uno dei meno ricchi di suspance degli ultimi anni, guardando alla lotta per lo Scudetto. Avesse ottenuto almeno un punto a Ferrara contro la Spal, la Juventus sarebbe diventata l’unica squadra nella storia della Serie A capace di vincere il campionato con ben sei giornate di anticipo. E invece no, il Napoli può vincendo rimandare la festa tricolore, sebbene non possa evitarla.

Bianconeri che sono riusciti a vincere l’ottavo scudetto di fila con una delle rose più vecchie per età media dell’intera Europa, la più anziana in Italia assieme a quella del Chievo Verona: Italia che da questo punto di vista presenta un vero paradosso, dimostrando come non esistano regole fisse per far bene, in tema di età media. Si può optare per i giovani e fare bene o male, così come propendendo per giocatori più stagionati: il segreto, come spesso accade, è nell’amalgamare un mix vincente.

Da uno studio analitico dei 5 principali campionati europei realizzato da Bwin è emerso che l’Italia possiede due primati a livello continentale: quello delle squadre con l’età media più alta, Chievo e Parma, ma anche quello della squadra più giovane, la Fiorentina. Non un record assoluto in Europa, ma prendendo in esame i cinque campionati più importanti del Vecchio Continente scopriamo come i gigliati con 24,3 anni di media sono la rosa più verde di tutta l’Europa.

Un calcio italiano che continua a mietere talenti come non accadeva da tempo, facendo ben sperare l’Under 21 in vista dei prossimi Europei e perché no, guardando un anno più lontano e ad Euro 2020. Anche le nazionali giovani minori sembrano ben promettere, pescando tra l’altro molto nel sud Italia ed in particolar modo in Sicilia, con tantissimi giovani promettenti fra cui il baby centrocampista Santoro, in forza al Palermo e nel giro della nazionale under 18.

Dando uno sguardo in Europa scopriamo dall’infografica interattiva come la squadra con l’età media più bassa sia il Groningen, appena 22 anni, 2 in meno dell’Ajax che follie sta facendo in Champions. Il Lione detiene il primato in Francia a braccetto con il Lille, il Mainz e Borussia Dortmund come da tradizione in Bundesliga, il Southampton in Premier e la Real Sociedad nella Liga, che anni fa lanciò un certo Griezmann.

Altro discorso è poi constatare l’effettiva capacità di una squadra giovane di ottenere risultati. Ci sta riuscendo l’Ajax in Europa, un po’ meno il Dortmund che si è anche fatto rimontare in Bundesliga dal Bayern dopo la netta eliminazione agli ottavi dal Tottenham. A sprazzi il Milan in Italia, da anni il top club dall’età media più bassa (25 circa): un’eliminazione ai gironi di Europa League a timbrare un vero fallimento, ma un quarto posto momentaneo che in campionato ha il sapore dell’impresa, considerando le rivali agguerrite ed il terremoto Higuain che ha travolto il Milan a gennaio, oltre al lunghissimo infortunio di Bonaventura. In tutto ciò, una possibile finale di Coppa Italia che se raggiunta, spianerebbe la strada per una stagione di tutto rispetto.

Nel segno della gioventù, tutta italiana.

 

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