Topi d’appartamento incastrati da un tic al braccio

I Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, in collaborazione con i militari della Compagnia di Catania piazza Dante, hanno arrestato, nel capoluogo etneo, i pregiudicati di origine catanese V. A. e V. S., rispettivamente classe ’63 e classe 78, zio e nipote, ritenuti responsabili di furto aggravato in abitazione in concorso, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura.

Le indagini svolte dai Carabinieri della stazione di Roccalumera sono scattate a seguito della denuncia sporta da una signora di Nizza di Sicilia che, lo scorso 5 maggio, rientrando a casa insieme al marito dopo un pomeriggio trascorso fuori, aveva constatato che dei ladri si erano introdotti nell’abitazione di famiglia mettendola completamente a soqquadro, asportando alcuni oggetti in oro tra cui tre orologi e della bigiotteria.

Sulla scorta degli elementi raccolti nell’immediatezza, tra cui le immagini del sistema di videosorveglianza di un vicino esercizio commerciale, i militari hanno accertato che due uomini, dopo essere giunti nei pressi dell’abitazione della vittima a bordo di una Fiat Panda bianca, in  orario compatibile con l’assenza della coppia, si erano diretti a piedi verso l’appartamento. Uno dei due, che aveva un evidente tic nervoso al braccio destro, aveva scavalcato il muro dell’abitazione per introdursi all’interno dell’appartamento mentre il complice aveva atteso in strada facendo da palo.

I successivi accertamenti esperiti sulla targa dell’autovettura utilizzata dai due per raggiungere l’abitazione, uniti alla diramazione delle immagini degli autori del reato alle Stazioni Carabinieri  capillarmente distribuite sul territorio, ha permesso di giungere all’identificazione dei due soggetti destinatari degli odierni provvedimenti, eseguiti nel capoluogo etneo. V.A e V.S., zio e nipote,  infatti, erano stati controllati ed identificati da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Alì Terme, pochi giorni dopo il furto avvenuto a Nizza di Sicilia mentre, a bordo della medesima autovettura, transitavano in quel comune. I militari, durante quel controllo si erano insospettiti poiché i due, gravati anche da precedenti di polizia, non avevano saputo spiegare la loro presenza in quel luogo. I Carabinieri avevano annotato con dovizia ogni dettaglio del controllo, documentando anche gli indumenti che i due uomini indossavano, che sono stati riconosciuti come quelli vestiti anche in occasione della commissione del furto a Nizza di Sicilia. Inoltre descrivevano minuziosamente anche il tic nervoso al braccio destro che affliggeva V.S., particolare risultato decisivo per identificare gli autori del furto.

Al termine delle formalità di rito V.S. è stato condotto nel carcere di Catania piazza Lanza mentre V.A. presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

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