L’omaggio di Messina a Simona Mafai

Una cerimonia semplice ma intensa quella al Gran Camposanto dove tra amici, parenti e rappresentanti politici, è stata salutata Simona Mafai a quattro mesi dalla sua scomparsa.

La dirigente comunista è tornata a Messina e riposa accanto al marito, Pancrazio De Pasquale, con il quale ha attraversato un importante decennio della storia cittadina (gli anni 50 e 60) e con il quale ha condiviso l’impegno politico.

A ricordare quegli anni di lotta politica, oltre alla figlia Raffaella De Pasquale, Angela Bottari che a Messina resta la figura femminile più rappresentativa di quella sinistra che ha vissuto il passaggio dal partito comunista fino ai giorni d’oggi. Accanto a lei un altro esponente emblematico della politica che ha reso significativa la città di Messina nel contesto nazionale, il già Presidente della Regione Siciliana Pippo Campione che con De Pasquale condivise gli anni palermitani e che, per volontà della stessa Simona, formulò l’elogio funebre alla morte dell’europarlamentare nel 1992.

Per iniziativa del CeDAV onlus e del Circolo ARCI ” Thomas Sankara“ si è poi tenuto alla Galleria d’Arte moderna e contemporanea “Lucio Barbera”, un incontro di riflessione sulla sua attività politica nella provincia di Messina. L’impegno della Mafai s’incentra su più tematiche: comunicazione, città, lavoro, emarginazione, donne… temi di cui si è discusso alla luce dell’attuale situazione politica.

A coordinare gli interventi Carmen Currò e Patrizia Maiorana, alla presenza del  ricercatore universitario Salvatore Pantano, che sta lavorando ad una ricerca sul PCI, Angela Bottari, che con lei ha condiviso parte della sua esperienza politica, Eliana Giorli, significativa testimone della generazione della Mafai.

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