De Luca contro i sindacati sfodera il dipendente Atm “infedele”: autista beccato a fare mercato

Coperto di critiche sull’esito della vicenda Atm, ecco che il sindaco Cateno De Luca oggi sfodera un’arma di distrazione di massa, dal sicuro effetto mediatico: l’infedele autista beccato a fare mercato mentre risultava in servizio. A voler far passare l’idea che le responsabilità individuali possano metter in discussione diritti acquisiti, come la rappresentanza sindacale. Ma dal Sindaco arriva il solito aggressivo comunicato, che di seguito riportiamo integralmente:

“Ho appreso che i rappresentanti di Cgil e Uil mi hanno denunciato per atteggiamenti antisindacali. Non mi stupisco perché sono gli stessi che in passato hanno difeso con i denti la mangiatoia messinese, ovvero il malcostume che ha portato realtà come A.T.M. ad accumulare debiti per oltre 80 milioni di euro. In corso ci sono tanti controlli. Tra questi vorrei sottolineare quello a carico di un dipendente della società A.T.M. con la mansione di autista, ieri beccato dalla Polizia municipale mentre abusivamente lavorava presso un mercato rionale della città: peccato che tale dipendente risultava contestualmente presente al servizio di A.T.M. Mentre dunque era in regolare orario di lavoro, vendeva abusivamente al mercato. Vi risparmio il penoso racconto della sua tentata fuga, quando il Commissario Giovanni Giardina ha chiesto le sue generalità”. Così afferma il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca.

“E che dire degli esiti di un altro controllo contro l’ambulantato che riguarda un dipendente comunale – rincara il Primo cittadino – il quale ieri è stato beccato a vendere generi alimentari – frutta e verdura – in strada, durante l’orario di servizio presso gli uffici comunali, nei quali contemporaneamente risultava presente? Anche lui in preda al panico si è allontanato dal luogo dell’accertamento, senza ritirare copia del verbale di contestazione e il proprio documento d’identità”.

“Perché in passato, quando ho fatto certe esternazioni – conclude il Primo cittadino – per mandare un avvertimento definitivo, sono stato attaccato da sindacati e parte del Consiglio Comunale? Se nel Palazzo municipale e nelle società partecipate si era stati abituati così, adesso la musica è cambiata. I miei avvertimenti, servivano per evitare quello che adesso saremo costretti a fare: i licenziamenti in tronco di dipendenti ladri, beccati in flagranza di reato, che adesso saranno sbattuti fuori, perché io sono responsabile nei confronti dei cittadini”.

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