
Un nuovo capitolo nella lunga storia delle passerelle politiche tra le baracche di Messina.
Oggi è toccato alle “azzurre” con in testa l’ex ministro MariaStella Gelmini, che accompagnata dalla deputata messinese Matilde Siracusano – che la scorsa settimana ha organizzato a Montecitorio un convegno per l’inaugurazione di una mostra fotografica proprio sulla baraccopoli messinese – si è soffermata nel villaggio di Fondo Fucile per un sopralluogo.
“La parola Sud è stata completamente abolita dall’agenda di governo. Non pensiamo – ha detto Gelmini – che i problemi del Mezzogiorno si risolvano con il reddito di cittadinanza, pensiamo invece che vadano affrontati i singoli specifici problemi. E certamente il fatto che ottomila persone vivano in baraccopoli nel 2020 non è assolutamente accettabile. Non possiamo fare una questione di competenza, ciascuno deve fare la propria parte”.
Al termine della visita Mariastella Gelmini, affiancata dal presidente di ARisMe Marcello Scurria e dal vicesindaco Mondello, ha assicurato l’impegno della deputazione azzurra sulla legge speciale alla quale sta lavorando Forza Italia per superare definitivamente l’emergenza abitativa, sociale e sanitaria di queste complesse zone della città.
“Ringrazio la mia capogruppo e il mio partito che hanno preso a cuore la vicenda delle baraccopoli della mia città”, ha affermato la deputata messinese di Forza Italia Matilde Siracusano. “Non è più il momento dei rinvii. L’azione legislativa per risolvere questo scempio deve essere rapida ed efficace. Noi stiamo lavorando ad una legge speciale e facciamo un appello anche a tutte le altre forze politiche: serve la partecipazione di tutti per superare una volta per tutte questo storico problema”.
«Apprezzo la volontà dei parlamentari di Forza Italia di riproporre al governo nazionale un intervento, assieme a quello operato nel 2018 dal mio governo regionale, per cancellare la vergogna della baraccopoli nella città dello Stretto. All’epoca, il governo Conte, come è noto, si è rifiutato di condividere la nostra richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per Messina».







