Il protagonismo di De Luca non si ferma nemmeno davanti al coronavirus: sfida allo Stato

di Palmira Mancuso – Il Prefetto Dott.ssa Maria Carmela Librizzi ha inviato una nota al Sindaco, confermando che le misure della sua ordinanza sono in contrasto con il DPCM e da considerarsi prive di ogni effetto. Ma non basta questo al sindaco Cateno De Luca che in diretta facebook aizza i suoi fan, producendo una risposta che come da bravo showman dirà alla fine di una confusa diretta che mischia numeri e ambiti.

Ecco servito uno scontro tra istituzioni provocato dal protagonismo di De Luca che è da contenere, perchè produce panico e innesca una tensione sociale inutile in un momento in cui la parola d’ordine è comunque per tutti: restare a casa.

Ma il sindaco non arretra di un passo. Alza la voce e fa i “rilievi”. Si appella alla cronologia di una stesura (la sua) che anticipa di un’ora circa il Decreto del Presidente del Consiglio. E chiede allo Stato una serie di chiarimenti. Con una arroganza che davvero questa povera città non merita.

“Il DPCM non ordina ma invita” e quindi pensa lui alle sanzioni. “La mia ordinanza conta più del DPCM sotto il profilo dell’ordine?” Dafne Musolino (l’assessora di ferro) dice si. Ne sanno più di ministri e prefetti e costituzionalisti.

Il pubblico delle dirette intanto diminuisce: la quotidianità è già cadenzata dall’informazione costante su tv e giornali di come la pandemia si sta evolvendo. E anche le strade di Messina sono vuote, perchè il concetto è passato chiaramente senza le urla del Sindaco: è fondamentale per ciascuno e per tutti stare a casa. Spezzare la catena dei contagi.

Il sindaco però incalza: e sfida le istituzioni (rivendicando che anche lui è una istituzione). Così conquista ancora altro spazio mediatico e in una sorta di patetica sfida, ribadisce che se entro domani alle 19 il Prefetto non fornirà chiarimenti la sua delibera già firmata entrerà in vigore alle 21.

Un opportunismo nella sua strategia politica per acquisire un consenso che avrebbe potuto solo allargare se avesse usato toni e modi urbani, magari ordinando le sanificazioni straordinarie delle strade come stanno già facendo in altre città.

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