Emergenza coronavirus: Laurea in Farmacia e in CTF diventi abilitante

Con una nota un folto gruppo di giovani laureati in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF) dell’Università degli studi di Messina, chiedono la possibilità che la loro laurea diventi abilitante così com’è già stato fatto per l’abilitazione alla professione medica. Di seguito la loro richiesta indirizzata all’Ordine dei Farmacisti, Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca” e al Ministro dell’Istruzione:



“Siamo Dottori in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF) dell’Università degli studi di Messina non ancora abilitati.

Chiediamo voce affinchè la Laurea in Farmacia e in CTF diventi abilitante così com’è già stato fatto per l’abilitazione alla professione medica.

In questo contesto anche la figura del Farmacista è indispensabile per far fronte all’emergenza Covid19 in quanto è la prima figura con cui il paziente si interfaccia per qualsiasi consiglio relativo alla salute, oggi ancor di più, data l’impossibilità di recarsi dal Medico ed in Ospedale.

I Farmacisti non sono immuni al covid19 infatti si contano oltre 800 contagiati, di cui purtroppo 10 sono deceduti. Molte farmacie sono state chiuse comportando così l’impossibilità di garantire il servizio sanitario su tutto il territorio. Date queste condizioni, Noi chiediamo che la Laurea in Farmacia e CTF venga riconosciuta abilitante.

Entrambi i corsi di Laurea (magistrale a ciclo unico) prevedono un tirocinio pre-Laurea di 900ore (30 CFU) da svolgere in Farmacia privata o ospedaliera in modo da formare lo studente alla professione di Farmacista.

L’Esame di Stato è stato istituito nel 1958 e prevede una prova scritta, tre di laboratorio ed una prova orale. Poiché il tirocinio veniva effettuato post-laurea poteva risultare utile valutare le conoscenze apprese, ma oggi queste ci sono già state attribuite col titolo di Laurea, dunque riteniamo che la permanenza dello stesso sia solo un motivo economico, che in un contesto come questo andrebbe ad aggravare il bilancio delle famiglie.

Le sorti ad oggi sono ancora incerte riguardo lo svolgimento degli Esami di Stato.

Abbiamo appreso dal web che l’Onorevole Alessandro Melicchio (M5S) ha depositato una domanda alla CdD al DL ‘’Cura Italia” per l’inserimento dell’abolizione degli Esami di Stato per Farmacisti, ma ad oggi le sorti del nostro futuro sono ancora incerte.

Dalle notizie non ufficiali circolanti abbiamo appreso che vi sono tre ipotesi:

la prima è quella di svolgere l’esame in facoltà, ma ciò comporterebbe un rischio per la salute dato l’assembramento inevitabile considerando che gli studenti UNIME derivano da diverse città della Sicilia e della Calabria.

Un’altra ipotesi è che tutte le prove verranno svolte con un unico esame orale telematico, e in questo caso vorremmo sapere al più presto la modalità con cui si svolgerà.

Infine l’ultima ipotesi potrebbe essere quella di rimandare l’esame a Novembre, il che ci sembra davvero assurdo poiché Noi Dottori in Farmacia e CTF vorremo dare il nostro contributo alla società al più presto, senza dover attendere altro tempo.

 L’Esame di Stato è l’unico ostacolo tra noi e il mondo del lavoro.”

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