Consiglio Comunale: Gaetano Gennaro e Alessandro Russo abbandonano l’Aula

Nella seduta odierna i Consiglieri Comunali Gaetano Gennaro e Alessandro Russo hanno deciso di abbandonare l’aula perché hanno ritenuto “irrituale, inopportuna e priva di senso politico la richiesta estemporanea di mozione di sfiducia proposta dal consigliere di LiberaMe Nello Pergolizzi nei confronti del Collegio dei Revisori dei Conti irrituale”.
“Non spetta, infatti, al civico Consesso esprimere giudizi politici nei confronti di organi tecnici e di garanzia, la cui nomina, come nel caso di specie, è prevista per legge attraverso sorteggio – dichiarano in una nota – Riteniamo che quanto accaduto sia un episodio molto grave perché, di fatto, si è impedito al Consiglio Comunale di dibattere e votare le proposte iscritte all’ordine del giorno sulla variazione di bilancio per fronteggiare l’emergenza determinata dal Covid-19.
Per questo motivo non comprendiamo né il parere espresso del Segretario Generale, secondo il quale è ammessa in casi del genere la possibilità di esprimere oralmente e senza adeguata motivazione una mozione di sfiducia politica nei confronti del Collegio dei Revisori dei Conti, né l’accoglimento della mozione d’ordine in questione da parte del Presidente del Consiglio Comunale, il quale, peraltro, non ha consentito ai vari Gruppi di esprimere la propria posizione politica sulla richiesta.
La mozione del consigliere Pergolizzi non ha prodotto alcun risultato politicamente rilevante per la Città e per di più, a nostro avviso, rappresenta un pericoloso precedente che in altre occasioni potrebbe essere utilizzato strumentalmente per rimandare o impedire discussioni su temi importanti all’attenzione del Consiglio Comunale.
Stigmatizziamo, pertanto, un tale atteggiamento politico e auspichiamo che in futuro la Presidenza non consenta più che si ripetano episodi del genere. Vigileremo, infine, affinché non ricapiti che singoli consiglieri comunali utilizzino il civico Consesso per condurre guerre personali e/o per conto terzi, piuttosto che battaglie d’interesse comune per l’intera città”.

 

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