Michele Bisignano al Vice Sindaco Mondello “controlli movida: gestori siano responsabili, serve piano commerciale comunale per il centro storico e chiusura notturna”

Michele Bisignano

il Dott. Michele Bisignano, ex assessore provinciale ed ex componente del comitato provinciale e del coordinamento cittadino di Forza Italia, Portavoce del Comitato Civico “Centro storico vivibile”, invia una lettera aperta al Vice Sindaco Salvatore Mondello riguardo gli interventi messi in atto dall’amministrazione per il controllo della Movida messinese in questa “Fase 3”. Bisignano si pone il problema di approfondire il dibattito, ponendo al centro il ruolo e le responsabilità degli operatori commerciali e gestori dei locali, e il mancato impegno negli anni da parte delle precedenti amministrazioni riguardo alla preservazione del centro storico. Ecco il testo:

 

“Egregio Sig. Vice-Sindaco, ho apprezzato la sua dichiarazione sui possibili elementi di pericolosità sanitaria, derivante dall’irresponsabilità dei comportamenti tenuti dai frequentatori della cosidetta movida.
Ed ho apprezzato anche che Lei abbia voluto verificare di presenza, e con discrezione, gli assembramenti che si sono creati, nelle aree del centro storico cittadino, senza alcun rispetto per le norme di sicurezza.
Ma va osservato che certi atteggiamenti irresponsabili sono tenuti anche dai gestori di alcuni locali, i quali non intervengono per fare rispettare regole fondamentali, quali l’utilizzo obbligatorio delle mascherine ed il distanziamento sociale.
Locali che, incomprensibilmente, in un periodo in cui (come Lei giustamente ha evidenziato) si è ancora in fase di emergenza sanitaria da Covid 19 e prorogata dal Governo fino al 31 luglio, rimangono aperti tutte le sere (e non solo nel weekend) fino alle 4 o alle 5 del mattino successivo; divenendo quindi, dopo un certo orario, punti di aggregazione e di conseguenti assembramenti non soggetti ad alcun controllo.
Esercizi commerciali quali loungebar ed altri, che per la loro tipologia attraggono una particolare clientela, costituita anche da minorenni, dedita al consumo di alcolici e superalcolici, e che è adusa ad urlare e schiamazzare sotto le abitazioni dei residenti, impedendone il riposo notturno.
Locali che, come Lei ben sa, hanno avuto nel corso degli anni una proliferazione senza regole e contro ogni minima parvenza di rispetto di leggi economiche, a causa della mancanza di un Piano Commerciale Comunale; ed i cui gestori, talvolta con arroganza e senza tenere conto delle esigenze dei cittadini, hanno occupato spazi di fruizione pubblica anche in zone considerate vie di fuga in caso di emergenze naturali.
Per cui sembra paradossale la richiesta di ulteriori spazi pubblici da utilizzare, dato che, nelle aree del centro storico cittadino e non solo sono stati già occupati “manu militari” quei pochi spazi di interesse storico monumentale oggetto di tutela e di conservazione da parte della Soprintendenza, Ente che deve continuare a svolgere la propria azione in piena autonomia e senza subire condizionamenti di vario genere.
E la situazione è tale, che in alcuni casi, viene impedita la libera circolazione pedonale e persino l’accesso ai portoni di ingresso delle abitazioni.
È augurabile che si possano intensificare i controlli per fare rispettare le regole di sicurezza sanitaria e dei protocolli previsti, ma è anche augurabile che questa vicenda possa costituire l’occasione per definire e stabilire un orario di chiusura unico per tutti i locali del centro città. Orario da far rispettare anche oltre la fase di emergenza per consentire la serenità ed il riposo notturno dei numerosi cittadini residenti e per evidenti motivi di sicurezza pubblica.” (M.Bruno)

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