E’ morto il prof Salvatore Mangione, anima della cultura nebroidea e sanfratellana

Si è spento a Messina nel pomeriggio di ieri 18 giugno Salvatore Mangione, ex consigliere provinciale del Psi, in carica a Palazzo dei Leoni dal 1990 al 1994 e poi sindaco di San Fratello dal 1994 al 1998. Sessantanove anni, a lungo docente di storia e filosofia nei licei, Mangione è stato autore di numerosi saggi, oltre che collaboratore del quotidiano “Gazzetta del Sud”. Impegnato in numerose attività culturali e promotore di iniziative finalizzate al progresso sociale e umano, fin da ragazzo aveva iniziato a militare nel Partito Socialista Italiano.

A ricordarlo è Antonio Matasso, dirigente nazionale socialista e presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”: «Salvatore Mangione è stato un compagno di tante battaglie e un caro amico di famiglia. Ci accomunava una sensibilità ad un tempo socialista e cristiana ed era sinceramente stimato da tutti i compagni dei Nebrodi. Oggi i socialisti nebroidei abbrunano le bandiere rosse in omaggio ad un compagno che ha servito il nostro territorio, rappresentandolo nel Consiglio provinciale di Messina, oltre che ricoprendo la carica di sindaco di San Fratello, centro di origine della famiglia Craxi. Al suo paese Salvatore ha dedicato grandi energie per la valorizzazione della sua storia e delle tradizioni culturali e linguistiche proprie della minoranza gallo-italica. Gli siamo grati per la sua opera in tali ambiti, così come nell’agire politico, in cui abbiamo collaborato per oltre vent’anni». Salvatore Mangione lascia la moglie e due figli.

“La perdita di Salvatore Mangione è un lutto per San Fratello, per Messina, per la Sicilia e per tutto il mondo della cultura – sottolinea il prof. Dario Caroniti –  La sua attenzione, l’amore, che dedicava alla storia dell’identità gallo-italica, alla conservazione delle memorie popolari, della lingua sanfratellana, lascerà un ricordo indelebile non solo in chi lo ha conosciuto, ma in ogni persona che ha a cuore la civiltà umana”.

 

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