Protocollo FIGC: Come ritornare a giocare se si guarisce dal COVID 19

Continua l’approfondimento del protocollo FIGC con le indicazioni generali per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile, finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

In queste settimane che ci separano dall’inizio dei campionati cercheremo di studiarlo evidenziando le pratiche da seguire, i punti più discussi e le curiosità.

In questo articolo tratteremo l’eventualità di un giocatore che, guarito, vuole tornare all’attività sportiva. Di seguito quello che dice il protocollo:

La riammissione di Operatori Sportivi già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta guarigione” rilasciata dal Dipartimento di Prevenzione territoriale di competenza; tale comunicazione andrà indirizzata direttamente al Presidente della Società Sportiva o indirettamente per il tramite del Medico sociale.
Per l’attività delle Squadre Nazionali la comunicazione andrà indirizzata al Medico Federale o, in caso di rappresentative, ai Referenti Medici delle singole componenti.

Qualora sulla base dell’autocertificazione (vedi allegato Autocertificazione) sia attestata la presenza di pregressa infezione da SARS-COV-2, gli Operatori Sportivi dovranno provvedere ad una nuova visita per il rilascio della certificazione d’idoneità sportiva, ove richiesta, nel rispetto dei protocolli di legge, anche se in possesso di un certificato in corso di validità. In assenza di idoneo certificato o qualora lo stesso non sia in corso di validità e non sia stato opportunamente rinnovato non è consentito prendere parte agli allenamenti collettivi e ai Campionati.

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