Bloccata da una frana ad Alicudi: “viene meno anche il diritto al voto”

di Luana Spanò – A giugno la nostra redazione aveva ricevuto una segnalazione da contrada Sgurbio ad Alicudi.  Il primo dicembre 2018 una frana ha invaso il percorso che permette agli abitanti della frazione di raggiungere le loro case e trasportare con gli asini, unico mezzo di trasporto dell’isola, più agevolmente acqua e viveri. Il 22 luglio 2020, dopo una lunga attesa, erano finalmente iniziati i lavori di messa in sicurezza del sentiero. Al sesto giorno tuttavia, sono stati sospesi dal geometra Placido Sulfaro, responsabile dei lavori, a causa di un cavo dell’Enel che permette il passaggio della corrente fino a Sgurbio, di cui pare nessuno ne conoscesse la collocazione.

La signora Elvira Amato ci segnala che nel frattempo la situazione è peggiorata e tra la notte del 30 e 31 agosto si è registrata una nuova frana nello stesso punto. Elvira ci racconta che il 31 agosto, percorrendo una strada alternativa, per raggiungere il porto degli aliscafi, è caduta rovinosamente procurandosi dei danni ad una caviglia: “Sono completamente isolata dietro la frana. Il percorso è impossibile per gli asini, che possono trasportare le merci in salita, ma non in discesa. Ma soprattutto è a rischio il mio diritto di voto, perché non posso raggiungere il seggio elettorale con le stampelle, tramite percorsi alternativi. Potrei raggiungerlo solo se fosse ripristinato il luogo della frana. Una caviglia rotta ad Alicudi è già abbastanza invalidante. A questo si aggiunge che nessuno può venire a trovarmi, neanche il medico”.

Il geometra Placido Sulfaro assicura che entro la fine della settimana prossima o inizio della successiva riprenderanno i lavori: “Il cavo dell’Enel attraversava la zona della frana e una volta rimasto scoperto non abbiamo più potuto proseguire i lavori, in primis per la sicurezza degli operatori. In secondo luogo perché l’Enel ha bisogno di tre giorni di anticipo per interrompere la fornitura di energia elettrica per la zona interessata. Abbiamo immaginato che lasciare una contrada senza fornitura elettrica, in pieno afflusso turistico, per un’intera giornata,  avrebbe comportato un ulteriore disagio. Per cui abbiamo deciso di rinviare i lavori. Entro settimana prossima dovremmo avere delle certezze sulla data di ripresa dei lavori. La complessità del territorio e dell’area di intervento ha richiesto una ditta con una vasta esperienza in opere su pareti rocciose. Dopo la frana successiva al blocco dei lavori, abbiamo effettuato un ulteriore sopralluogo, questo a conferma del fatto che non ci siamo dimenticati di Alicudi, né abbiamo intenzione di lasciare la situazione invariata”.

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