Sicilia “zona arancione”, Sudano: “Basta con l’arroganza di Musumeci e Razza. Si inviino ispettori per verificare cosa è stato fatto in questi mesi”

“Sono basita ed amareggiata dal comportamento dei nostri governanti regionali. Per la Sicilia è un duro colpo essere nella zona arancione, una parte del mondo produttivo avrà grandi difficoltà che dobbiamo impegnarci ad affrontare perché nessuno merita di restare indietro per l’incapacità di un sistema malato”.

Lo scrive sulla sua pagina Facebook la senatrice di Italia Viva, Valeria Sudano.

“Mi rendo perfettamente conto – prosegue l’esponente Iv – che il sistema sanitario siciliano era già in pessime condizioni e che quindi non era per nulla facile affrontare questa pandemia. Ma non è accettabile l’arroganza di chi invece racconta di avere bacchette magiche e di aver risolto tutti i problemi in solitudine, di chi non fa altro che incensarsi pensando che i nodi non arrivino mai al pettine”.

“Musumeci e Razza facciano un bel bagno di umiltà – spiega la Sudano – e la smettano di continuare ad attaccare parlando di piani approvati l’altro ieri che vuol dire che i posti sono sulla carta e non negli ospedali. Serve la collaborazione di tutti, per fare ciò che è nelle nostre possibilità, superare la successiva verifica del CTS nazionale sui 21 parametri, che si terrà con i dati del 13 novembre e che se fosse positiva, il 20 novembre potrebbe cambiare la nostra classificazione in fascia gialla”.

“Se fossi in Musumeci e Razza – prosegue – cambierei atteggiamento, farei un’operazione verità sullo stato dell’arte, invece dei soliti scaricabarile e solo a quel punto chiederei maggiori sforzi a tutti per fare uscire la Sicilia da questa profonda crisi”.

“Dato gli uomini con cui abbiamo a che fare, sicura che renderanno vani i miei auspici – conclude la senatrice catanese – credo che sia opportuno che vengano inviati gli ispettori del Ministero in Sicilia per verificare cosa è stato fatto in questi mesi nell’Isola”.

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