Scuole chiuse a Messina: ma sulla proroga manca la firma del sindaco, strategia o ha cambiato idea?

di Palmira Mancuso – All’annuncio non è ancora seguito alcun atto formale. (AGGIORNAMENTO: dopo le 15 è stata emessa l’ordinanza sindacale, ndr). E’ infatti scaduta oggi l’ordinanza con cui il sindaco di Messina Cateno De Luca ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, sollevando polemiche a cui ha risposto giustificandosi con la precisa volontà di adeguarsi alle richieste dell’autorità sanitaria locale.

Solo lo scorso venerdì aveva annunciato la proroga, fino a mercoledì 11 novembre: ma di questo documento non vi è traccia formale, e le scuole non hanno emesso alcuna circolare per domani, lunedì 9 novembre. Il sindaco da parte sua, oggi è intento a pulire fagiolini, in attesa di un “bel minestrone  per dimenticare le amarezze della vita”.

Perchè al roboante annuncio non è seguita la firma? I più ottimisti credono possa aver cambiato idea, anche alla luce delle pressioni giunte dall’opinione pubblica dopo la manifestazione di piazza di ieri. Ma per molti è solo una strategia contro l’avvocato che ha definito “azzeccagarbugli”, probabilmente non ricordando più il senso manzoniano del termine.

Infatti all’annuncio della proroga è seguita la notizia di un ricorso sottoscritto da 300 famiglie che si sono affidate all’avvocato Santi Delia per dimostrare quanto il provvedimento “appare illegittimo”, mostrando inoltre “l’incapacità di risolvere in un così breve periodo di tempo le, presunte o meno, criticità segnalate dall’Asp non potendo davvero credersi che tale ulteriore e non giustificata sospensione sia utile a risolvere le dette criticità”.

Dunque la mancanza di un provvedimento formale, impedisce e rallenta il ricorso, che avrebbe potuto raggiungere il Tar già sabato (l’annuncio è di venerdì) mentre anche se dovesse arrivare la firma oggi, potrebbe essere presentato solo lunedì.

 

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