Dagli espulsi M5S nasce “Alternativa c’è”, non c’è Villarosa

Una veduta dell'aula durante la votazione per l'elezione di componenti del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, Corte dei Conti e giustizia tributaria, Roma, 18 settembre 2013. ANSA/CLAUDIO ONORATI

di Michele Bruno – Nasce da 12 deputati della Camera l’iniziativa di fondare un nuovo gruppo parlamentare, “Alternativa c’è”, a partire dai deputati espulsi da M5S per il loro No alla fiducia al Governo Draghi.

sarà una nuova componente autonoma del Gruppo Misto a cui hanno già deciso di aderire Massimo Baroni, Pino Cabras, Andrea Colletti (che era stato però sospeso per il suo No al Referendum per il taglio dei parlamentari), Manuela Corda, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero, Maria Laura Paxia, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Rosa Alba Testamento, Emanuele Trano, Andrea Vallascas a cui si dovrebbero aggiungere a breve Paolo Romano e Jessica Costanzo.

La richiesta dovrebbe essere comunicata dai deputati al termine dell’esame del Milleproroghe.

Anche 6 senatori, stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano, starebbero valutando di aderire, mentre gli altri valutano la possibilità di creare un nuovo gruppo attraverso il simbolo dell’Italia dei Valori (ex partito di Antonio Di Pietro).

Stando a quanto si sa, non parrebbe almeno al momento pronto ad aderirvi il deputato barcellonese Alessio Villarosa, e nemmeno sembrerebbe esserci dietro al fatto la regia di una delle figure centrali dell’ormai ex Alessandro Di Battista, che nega di voler fondare un soggetto politico alternativo a M5S.

Secondo Adnkronos, il simbolo che rappresenterà il gruppo sarà una ruota dentata con dentro una stella tricolore, a simboleggiare l’unità dei lavoratori. Il nome deriva infatti per contrasto dal motto thatcheriano “There is no alternative”.

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