I Maneskin hanno vinto Sanremo, “ventenni che ad Autotune preferiscono il rock”

I Maneskin con il brano rock “Zitti e buoni” hanno vinto il 71^ (il 70+1 preferisce dire Amadeus) Festival di Sanremo, il Festival dell’era Covid-19 che ha messo a dura prova l’intera organizzazione dell’evento cominciato martedi’ 2. Nella finale hanno superato la coppia Francesca Michielin-Fedez, al terzo posto, Ermal Meta.

“La loro canzone non è male – commenta il critico musicale di Agi Gabriele Fazio, che lunedì sarà con noi per l’ultimo appuntamento dedicato da Messinaora, Radiostreet e Vaiefai al Festival –  ce n’erano tante oggettivamente migliori, tante che io preferivo per miei gusti personali, che non posso pretendere siano i gusti di tutti; anzi, parte del mio lavoro è metterli da parte i miei gusti, e analizzare quel che succede.

Quindi, sulla vittoria a Sanremo dei Maneskin, dico soltanto che sono dei ventenni che amano alla follia il rock, che provano anche a farlo, sfidando la fisiologica assenza di quel graffio derivante da un vissuto per loro lontano anni luce.
Per cui più che farlo il rock, lo citano.
Ma restano comunque ventenni, che vogliono fare musica, e hanno deciso di farla con uno strumento in mano in una sala prove e non in cameretta con un computer tra Pornhub e Autotune.
è questo il messaggio che mi piace pensare abbia lanciato quest’anno il Festival di Sanremo.
Ed è un messaggio importante di questi tempi.
Questa è un’intervista fatta qualche giorno fa ai Maneskin, mi hanno detto “Qualcosa sta cambiando”, ed io voglio credere che magari questo cambiamento possa essere condizionato dal loro vivido entusiasmo.
P.S.: Mi fa molto più incazzare assistere inerme alla proclamazione di queste posizioni: 20esimi i Coma_Cose, 17esimo Max Gazzè, 16esimo Fulminacci, 15esima Malika Ayane, 14esima Noemi, 11esimi La Rappresentante di Lista, ottava Madame, sesto Willie Peyote, quarti Colapesce e Dimartino.
Perchè vuol dire che la musica è ancora ostaggio di un contenitore”.

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