Risanamento, dopo D’Uva ieri, Carfagna “daremo poteri speciali al Sindaco”

 

di Michele Bruno – E’ intervenuta così oggi Mara Carfagna Ministra per il Sud e la Coesione territoriale nel corso delle repliche dopo l’audizione alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato nell’ambito dell’esame della proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza, trattando i tema del Risanamento delle baracche a Messina e della loro bonifica

 “Si tratta di uno dei primi dossier di cui mi sono occupata. Facilitare la delocalizzazione delle persone che abitano nella baraccopoli di Messina e soprattutto avviare la bonifica del sito”.

Ha poi proseguito sottolineando di aver chiesto “iniziative urgenti nel quadro dell’emergenza Covid per permettere al Comune di Messina di potersi attivare rapidamente dotandolo di poteri derogatori, al fine di facilitare la delocalizzazione delle persone che abitano nelle baraccopoli. Allo stesso tempo l’esecutivo ritiene fondamentale e non più rinviabile un’opera di bonifica e di riqualificazione dei siti interessati”.

Carfagna quindi intenderebbe accelerare sul Risanamento baracche, fornendo al Sindaco poteri speciali, per poter agire al più presto e in maniera più efficace.

La risposta arriva dopo che ieri Francesco D’Uva, deputato M5S messinese alla Camera, aveva spiegato: “È importante rimettersi subito al lavoro sul risanamento delle baracche messinesi, date anche le proporzioni nazionali assunte nel corso del tempo dal problema. Ho ritenuto quindi di porre la questione alla ministra per il Sud Carfagna, competente in materia e presente oggi in Commissione Politiche UE alla Camera”.

Ho chiesto alla ministra se intende collegare alla linea ‘Interventi speciali di coesione territoriale’ del PNRR il progetto di risanamento delle baracche di Messina, tema che rientra tra gli obiettivi di inclusione sociale sottostanti a questa missione. Ringrazio la ministra Carfagna per la risposta. Dal canto mio, ribadisco che non farò mancare il mio contributo qualora effettivamente si decidesse di realizzare il qui auspicato lavoro di collegamento tra progetto di risanamento e PNRR”

Il deputato questore però, sui poteri speciali, pare sia di diverso avviso rispetto a Carfagna:

Colgo l’occasione, inoltre, per chiedere alla ministra di tenere presente che ben due delle tre proposte di legge sul tema, già all’esame della Commissione Ambiente, individuano come soggetto attuatore del complessivo progetto di risanamento un commissario dello Stato, e ciò soprattutto in ragione della gestione fallimentare del passato”.

Il Sindaco di Messina oggi, in una sua diretta, non ha fatto mancare la propria risposta.

Ringraziando la Ministra Carfagna e la sentarice Matilde Siracusano, ha criticato con parole dure D’Uva:
“Se parla di fallimenti del Comune in questi anni, il primo ad aver fallito è lui… cosa ha fatto per il risanamento in questi anni da deputato? E cosa ha fatto nell’ambito del Palagiustizia di Messina?”

Si parla di questo in questi giorni, se dare al Comune o ad un Commissario la gestione del risanamento…” aveva esordito, concludendo poi “nelle altre Città in questi casi si è uniti, solo a Messina ci si divide…”

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