Confcommercio in piazza con ristoratori e settore matrimoni, risponde Musolino “dati ristori per 10 milioni di euro alle Pmi”

di Michele Bruno – Si è tenuta stamani, in Piazza Unione Europea, un’assemblea promossa dalla FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e finalizzata ad illustrare le richieste formulate al Prefetto di Messina dal Presidente della Federazione Confcommercio Messina Carmelo Picciotto in un documento sottoscritto dalle delegazioni dei ristoratori di Messina, assieme a operatori del settore wedding e delle filiere correlate.

 

 

“Ci abbiamo pensato a lungo. Abbiamo ascoltato i nostri associati. Abbiamo ascoltato i cittadini. Abbiamo scelto di scendere in piazza. Come molti hanno fatto in questi mesi. Ma abbiamo scelto di farlo a modo nostro. Il settore della ristorazione, dei pubblici esercizi, dei bar, dell’organizzazione e della promozione di eventi con tutte le filiere collegate, rappresenta un settore vitale della nostra economia. Rappresenta soprattutto una eccellenza che ci caratterizza e ci rende famosi in tutto il mondo. Siamo il popolo dell’accoglienza. Siamo quelli del brand Messina. Noi siamo “la differenza” e questa differenza la vogliamo fare anche oggi, qui su questa piazza. Qui oggi abbiamo portato ciò che sappiamo fare. E lo sappiamo fare bene. Professionali, seri, garbati ma determinati al tempo stesso per chiedere interventi urgenti e una pianificazione seria ed efficace. Per chiedere, così come già abbiamo fatto con il Prefetto, una rapida e massiccia campagna di vaccinazione per tutto il comparto della ristorazione, l’approvazione di un protocollo per l’uso di spazi esterni ai locali, linee guide chiare per le riaperture e una adeguata comunicazione nelle tempistiche di aperture e chiusure, ma soprattutto la creazione di zone gialle speciali in base ai dati forniti a livello locale.
Certo gli errori ci sono stati e sono stati tanti e sono ricaduti tutti sulle nostre spalle.
Errore è stato chiuderci indiscriminatamente, quasi come se la colpa della diffusione del virus fosse tutta in capo a bar e ristoranti, salvo poi riconoscere che solo lo 0.18 per cento è attribuibile ai pubblici esercizi.
Errore è stato illuderci con promesse di contributi a pioggia salvo poi erogare solo le briciole, e farlo pure male”. 

Ha esordito con forza Carmelo Picciotto, Presidente di Fipe Confcommercio, nel suo intervento ad introduzione della manifestazione.

“Errore è stato far credere che i protocolli dettati sarebbero stati panacea di tutti i mali, stimolando investimenti spesso inutili che sono rimasti cattedrale nel deserto. – Ha aggiunto Picciotto –  Siamo in ogni angolo delle strade. Siamo il motivo per cui uomini e donne vanno ad acquistare abiti e accessori. Siamo il motivo per cui nell’attesa di andare a cena si fanno acquisti. Siamo quelli che muovono capitali ed emozioni. Vendiamo sogni. Vendiamo socialità. Vendiamo il piacere di stare assieme davanti ad un caffè. Se chiudiamo noi chiude l’Italia. Dalle filiere agroalimentari, ai servizi, ai lavoratori dell’intrattenimento, ai fotografi, ai fiorai, ai negozi di alta moda. Tutto. Per questo non possiamo cedere oggi. Non possiamo abbassare la guardia. Resistere oggi, significa garantirsi un futuro domani. Ogni saracinesca che chiude è  un pezzo d’Italia che muore. Un metro quadro di deserto in più.
Nei pubblici esercizi per 10 milioni di fatturato ci vogliono 120 persone che lavorano. Con i colossi e le piattaforme on line, ce ne vogliono solo 14,5. Cuochi , pizzaioli , bagnini,  baristi, dj e non li cito tutti, rappresentano la nostra tradizione. Rappresentano la nostra anima. Il cuore pulsante del nostro settore che è emozionalità. E’ poesia dell’acquisto.
Oggi noi abbiamo il dovere di tutelare questo cuore pulsante. Diteci voi come aprire in sicurezza. Non vogliamo ammalarci di covid, ma non vogliamo nemmeno morire di fame.

“Oggi ci candidiamo come pubblici esercizi ad essere fucina del futuro. Oggi più che mai vogliamo essere generatori di cultura e tradizione. Un’Italia che vive, un’Italia che lavora, un’Italia che fa vivere e sorridere. La prima proposta la faccio ai miei colleghi. Lavoriamo insieme. Insieme si perde e si vince, ma di certo si fa la differenza…”. Ha infine concluso così il proprio intervento.

Durante l’assemblea sono state tracciate le linee guida di un percorso condiviso tra associazioni le istituzioni per dare una spinta propulsiva atta a fare ripartire il motore dell’economia della città. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Presidente Picciotto, è intervenuta a nome dell’Amministrazione comunale l’Assessore con delega alle Attività Produttive Dafne Musolino:

“Il Comune di Messina – ha dichiarato l’Esponente della Giunta De Luca – è assolutamente a sostegno delle attività produttive che rappresentano il settore maggiormente colpito dalle misure anti Covid. Da questo punto di vista l’attività di programmazione, anche amministrativa, ha consentito di individuare subito quali fossero i motivi principali della crisi; certamente la perdita degli introiti per la sospensione delle attività per un lasso di tempo che non è stato mai quantificato e si è sempre protratto col prolungamento della pandemia. Ciò ha impedito alle attività di comprendere quali potessero essere le soluzioni da adottare per fronteggiare un’emergenza prorogata di mese in mese. Nell’arco di tredici mesi, a cavallo tra marzo 2020 e aprile 2021, abbiamo subito messo in campo misure di sostegno per svariati milioni di euro: sedici milioni con la family card e dieci milioni con la PMI card grazie alla quale abbiamo fornito un contributo di tremila euro ad ogni attività sospesa. Oltre alle misure di sostegno e ai contributi erogati, c’è anche un importante piano promozionale di cinque milioni euro attraverso il quale l’Amministrazione comunale si è fatta promotrice di una cabina di regia per mettere tutte queste attività in una rete virtuosa in modo tale che si potessero superare le limitazioni territoriali, contrastando la grande concorrenza dell’e-commerce che li ha duramente colpite in questa fase di restrizioni. Queste sono le cifre stanziate dall’Amministrazione, alle quali bisogna aggiungere le ulteriori misure di sgravi ed esenzioni dalle varie tasse”.

Qui l’intervista che è stata fatta all’Assessore Musolino:

Sono intervenuti tra gli altri, in apertura di assemblea Gianluca Speranza (Direttore Confcommercio Messina), in video call Roberto Calugi (Direttore Fipe Italia), Aldo Cursano (Vicepresidente Vicario Fipe Italia), Carlo Sangalli (Presidente Nazionale Confcommercio), Clara Crocè (SACS Cisal Lavoratori Spettacolo), Marcello Startari (Pres. Comitato Ristoratori), Carlotta Andreacchio Trattoria del Marinaio, Danny Anna (Società Italiana Balneari), Giusy Zangla (Settore Wedding), Sabrina Assenzio  (Filiere Agroalimentari), Leo Lippolis (Intrattenimento Musicale), Arena Maria (Bertia Mode Abiti da Sposa), Giammarco Vetrano (Fotografo),  Paolo Tomasello (Presidente Provinciale Federfiori), Guglielmo Sidoti (Giovani Imprenditori FIPE) e in conclusione dei lavori, Maurizio Prestifilippo Consigliere Nazionale Confcommercio.

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