Tari 2021, De Luca non rinuncia all’aumento: da Palazzo Zanca pronto alla “guerra” in Consiglio

di Michele Bruno – Il Sindaco di Messina si presenta a Palazzo Zanca, al Salone delle bandiere (qui si può rivedere), ed è pronto alla battaglia con i consiglieri comunali. Ha deciso di riproporre per la quarta volta il Piano Economico Finanziario (PEF) che il Consiglio Comunale ha già bocciato tre volte.

Presenti in sala i consiglieri del misto Tamà, Pergolizzi, Giannetto, Cipolla, Serra, De Leo, ed altri consiglieri a sostegno di De Luca. Presenti anche i lavoratori di Messinaservizi da lui convocati, i cui posti di lavoro sono messi in dubbio in queste ore. Il Sindaco ha ringraziato questi consiglieri e quelli “che hanno presentato richiesta urgente di Consiglio Comunale”.

Stavolta Cateno De Luca non chiede l’approvazione del PEF al Consiglio, ma una semplice presa d’atto. Il Sindaco ha deciso infatti di stabilire con una propria determinazione sindacale l’aumento della Tari al 9%, che il Consiglio aveva rispedito al mittente, interpretando questo come un passaggio necessario in cui il Consiglio non avrebbe competenza.

E’ tutta una questione di interpretazione delle norme, infatti lo spiega lo stesso De Luca. Il PEF, su determinazione dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ente nazionale di controllo che si occupa tra le altre cose di stabilire regole e massimali delle tariffe sui servizi ambientali, doveva essere esitato entro il 31 Luglio. Ciò non è avvenuto.

Dunque il Sindaco non potrebbe più riproporlo. Ma De Luca ritiene che le prescrizioni di legge che la stessa ARERA ha previsto giustificherebbero per necessità l’aumento della Tari. Dunque si tratterebbe di un passaggio automatico ed obbligato che non avrebbe bisogno di un voto in Consiglio. Ma ad esempio oggi la segreteria provinciale di Articolo Uno metteva in dubbio questa argomentazione (si legga qui).

Allora a cosa serve la presa d’atto da parte del Consiglio? Si tratta di interpretare una norma, e il Sindaco chiede, con toni perentori, che i consiglieri diano, col voto favorevole, un ulteriore elemento di forza di fronte all’ARERA per la propria interpretazione delle norme. Resta il fatto che per De Luca, “il voto del Consiglio sulla Tari 2021 è un atto illegittimo”, stando sempre alla sua interpretazione delle norme.

“Certo – ammette – Devo essere onesto, non è detto che se i consiglieri prendono atto, il documento sarà considerato valido”. Insomma viene ammesso che la sua strategia si basa tutta su un ‘forse’, su qualcosa che potrebbe anche essere bocciato dall’Autorità ARERA.

Il Primo cittadino usa durante il suo intervento toni durissimi con i consiglieri, rei di essere “da un’altra parte della barricata” rispetto a lui e alla Città, secondo il suo modo di vedere. Accusa il Presidente del Consiglio Comunale che avrebbe “minacciato” i consiglieri comunali deluchiani che volevano portare l’atto in Consiglio, che sarebbe stato danno erariale. “Si è sostituito alla conferenza dei capigruppo” ha affermato.

Mette anche in dubbio l’atto intimidatorio subito dal consigliere Pagano, che ha ricevuto sulla sua auto una serie di sacchi di spazzatura. “Vediamo se i consiglieri che hanno intenzione di presentare esposti a difesa di Pagano abbiano verificato se lui stesso ha denunciato la cosa in Procura”. “Sono io che mi sento minacciato, mentre lo fanno le vittime” ha rincarato.

“Tanti si sono improvvisati cassazionisti”, ha poi detto riferendosi a tutti coloro che hanno ritenuto illegittimo questo atto di determina. “Stanno preparando un sacco di denunce” contro la determina sindacale, ha incalzato.

Il Sindaco si è infine offerto in uno dei suoi toni notoriamente sopra le righe, urlando davanti a tutti contro il Presidente Cardile “se poi ti mando ‘a quel paese’ non ti offendere”. Ci limitiamo a far intendere i toni veri, udibili tramite Facebook per chi volesse ascoltare dalle parole del Sindaco.

“La determina – ha spiegato De Luca – permette i rinnovi di contratto” dei dipendenti a tempo determinato. Erano 32 quelli che secondo le dichiarazioni del Sindaco rischiavano di perdere il posto. “Fino a Dicembre siete dentro”. ha dichiarato.

“Per quelli che sono a tempo indeterminato ci sarà invece un periodo di cassaintegrazione” ha spiegato ancora. Sempre secondo le stime del Sindaco sarebbero circa 120.

De Luca anticipa comunque l’esito della seduta di Consiglio, forse per spingere i membri del civico consesso ad un voto favorevole. “Si vocifera che domani per vendetta non prenderanno atto di questa determina”.

Viene dato allora il cronoprogramma dei prossimi giorni. “Domani ci sarà Consiglio alle 18. – ha annunciato – Dopodomani trasmettiamo tutto ad Arera per chiedere audizione”.

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it