Coordinamento Chiesa Normanna Mili: “la Lega non ha alcun merito per il restauro”

In questi giorni il Coordinamento associativo per la tutela della chiesa normanna di Mili San Pietro si è attivato per chiedere alle istituzioni regionali di agire per salvare il monastero annesso alla chiesa normanna di Mili San Pietro.

Dopo il nostro lavoro d’interlocuzione con il Ministero dell’Interno – che ha contribuito e condotto allo stanziamento di 520.000 euro del PNRR per il recupero della chiesa – la richiesta inviata alla Regione per l’acquisto del monastero annesso è stato un passo inevitabile per completare la nostra azione di salvataggio dell’intero sito storico.

Ieri pomeriggio si è svolta a Mili San Pietro una visita istituzionale che conferma il rinato interesse verso il sito abbaziale di Mili e comprova che i lavori annunciati partiranno a breve. Il percorso è già tracciato, i fondi ci sono e l’attivismo civico, la continua interlocuzione con le istituzioni e la rete messa in campo in questi anni hanno funzionato. Ciò ci rincuora, ma allo stesso tempo ci preoccupa.

Le nostre preoccupazioni sono legate non tanto alla visita di ieri, quanto alla comunicazione che ne è seguita e che rischia di strumentalizzare (in tempo di campagna elettorale regionale) le istituzioni e i cittadini presenti alla visita di ieri e i lavori previsti.

Il risultato è stato presentato sui social come “un grande risultato portato a casa dalla Lega” dal Deputato regionale Antonio Catalfamo, recatosi ieri al sito di Mili.

Ci sentiamo di dissentire e di ritenere queste parole pura speculazione elettorale.
Ciò è irrispettoso nei confronti della cittadinanza, delle istituzioni che si rappresentano e dell’impegno costante che ci abbiamo messo in questi anni.

Il finanziamento diretto alla chiesa è stato ottenuto grazie ai fondi del PNRR richiesti dal Ministero dell’Interno (con cui dialoghiamo da anni) e la messa in sicurezza del corpo addossato è stata segnalata alle istituzioni dal nostro coordinamento per merito
della relazione tecnica del professore Fabio Todesco.

Il nostro lavoro non pretende di essere esaltato, non ci riteniamo salvatori della Patria; però pretendiamo che il nostro impegno non venga strumentalizzato, umiliato, sminuito o non preso in considerazione a favore di un partito.

A fronte di alcune dichiarazioni false, la verità dovrebbe emergere: i meriti sul sito di Mili non sono di una parte politica, ma dell’attivismo civico delle associazioni del coordinamento e di chi all’interno delle istituzioni si è speso in forza della carica che occupa. Il grande risultato portato a casa è frutto di una passione politica slegata da ogni appartenenza partitica.

Quindi, no. Non ci sentiamo di dire grazie alla Lega.

Noi ci auguriamo che i lavori partano presto, prima che ulteriori crolli lo danneggino e che la sua dignità non venga macchiata da ulteriori passerelle istituzionali.

Ecco il post di Catalfamo:

 

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