Spazi di confronto, ritorna la Città dell’alternativa con il tema dei diritti

La città è spazio di prossimità per l’esercizio dei diritti.
L’attuazione di serie politiche di welfare territoriale può rappresentare un’opportunità per l’allargamento e l’estensione nelle direzione dei diritti per tutti e tutte, anzi, “dei diritti per tuttƏ”.

Questa prospettiva rappresenta un elemento qualificante del gruppo di forze politiche e sociali che animano “Spazi di Confronto”: la consapevolezza che la costruzione di una “città dei diritti” è elemento basilare per la crescita e il progresso complessivo della comunità. Lo scenario sociale, economico e culturale che abbiamo di fronte è invece spesso caratterizzato dalla negazione sostanziale dei diritti nel loro complesso, oppure dall’esclusione di fasce significative di popolazione dell’esercizio delle tutele e delle garanzie iscritte nella Carta Costituzionale e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’esclusione, insomma, dalle forme elementari della giustizia sociale.

Non si tratta di una discussione teorica o di principio, ma di una questione tremendamente concreta. Nel nostro territorio l’esperienza quotidiana di decine di migliaia di persone è caratterizzata da limitazioni, carenze, assenze. La valutazione dello sviluppo del territorio messinese osservato dall’angolatura dell’esercizio dei diritti consente un’osservazione che va ben al di là dei dati economico-sociali che di per sé sono molto preoccupanti.

“Spazi di Confronto” non fa differenze o scale di priorità tra diritti sociali e diritti civili. Ritiene anzi fondamentale che questi camminino insieme, affiancati all’immensa questione della giustizia ambientale. “Diritti per tuttƏ” significa dare gambe e mettere in campo politiche concrete per contribuire alla realizzazione dell’uguaglianza sostanziale e del “pieno sviluppo della persona” cosi come sancito dall’Articolo 3 della Costituzione. Dentro questa visione i diritti vanno sempre declinati al plurale perché si fondano sulla cultura delle differenze e sull’inclusività, intesa come dimensione che accoglie l’umano al di fuori ogni logica di dominio o prevaricazione.

Se nel primo forum abbiamo posto l’accenno sul diritto alla casa, alla mobilità, alla sicurezza ambientale, nei workshop in programma sabato 30 Ottobre alla Chiesa di Santa Maria Alemanna si discuterà di politiche “oltre” i generi, della città dei senza voce, del diritto alla salute, all’istruzione e alla partecipazione. Lo faremo ascoltando chi è impegnato sul campo e chi, ogni giorno, con passione civile e competenza professionale, prova a spingere più avanti la frontiera dei diritti attuando pratiche e percorsi significativi. Nei prossimi forum approfondiremo il diritto al lavoro, allo sviluppo sostenibile e la questione delle politiche culturali.

Siamo convinti che per gettare le basi di un’alternativa forte all’attuale situazione politica della città, ma soprattutto alla sua complessiva condizione generale, sia fondamentale ripartire dai diritti, immaginando, a partire dalle esperienze che gli Enti del Terzo Settore realizzano quotidianamente, politiche sociali avanzate che mettano al centro la persona e le comunità curandone il bene-essere. Non si tratta di una visione meramente solidaristica, ma della profonda convinzione che non ci può essere sviluppo senza giustizia sociale, né crescita senza libertà individuale.

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