Mimmo Lucano, il Povero Cristo

di Simona Ponzu’ Donato – Nel 2019 VINICIO CAPOSSELA dedicò una canzone a Domenico Lucano, si chiamava Il Povero Cristo. Quanto si somigliano queste due figure? Due uomini buoni e poveri che dedicarono la loro vita interamente agli altri. Entrambi processati, giudicati colpevoli anche se innocenti, crocifissi, martirizzati davanti a una folla inferocita e giudicante.
Provo una rabbia fortissima e incontrollabile che come una tempesta a stento riesco a trattenerla. Ho la nausea perchè più questa storia va avanti, più questa farsa mi dimostra quanto lo stato italiano sia tutto meno che giusto e democratico.
“Riace, il giudice: ‘Lucano ha strumentalizzato l’accoglienza. La sua povertà è mera apparenza”, eccolo l’ennesimo titolone sul sito dell’Ansa.
Arrivano le motivazioni della sentenza giusto giusto poco prima di Natale. Nemmeno una festa quest’uomo può più trascorrere in pace. E le motivazioni? Rispecchiano quanto sia costruito sul nulla questo processo. Non sa di cosa parla il presidente del Tribunale di Locri Fulvio Accurso o peggio, lo sa e mente sapendo di mentire.
Parla di furbizia che si maschera da falsa innocenza. Parla di strategie, di un trampolino di lancio per la carriera politica di Mimmo e di “alberghi” per costruirsi una “pensione” assicurata.
Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
Ma di chi sta parlando? Ma chi è questa persona di cui parla? No perchè io lo conosco Mimmo e lo conosco personalmente. A Riace ci sono stata così tante volte da aver perso il conto e non esiste una cosa del genere. Io non ho mai conosciuto una persona meno interessata a se stessa di Mimì e questa cosa è talmente vera che tutte le persone che gli vogliono bene sono seriamente preoccupate per la sua persona e per la sua salute. Non ha mai avuto bisogno di nessun trampolino di lancio, la sua carriera politica l’ha fatta solo e soltanto grazie alla forza delle sue idee. Alla sua pensione non ha mai pensato, non ha mai pensato a se stesso e ogni singola cosa accaduta a Riace era solo e soltanto per aiutare chi non ha possibilità di aiutarsi da solo. Non ho mai conosciuto una persona così poco interessata alla notorietà o al denaro da avere difficoltà a prendere persino ciò che si è guadagnato e cioè lo stipendio.
Mentre ripenso a tutta questa situazione a me rimbomba in testa una cosa: perchè gli hanno contestato il rinnovo solo di alcune carte d’identità, persino quella di un bambino di 11 mesi eppure quella di Becky Moses no? Perchè forse avrebbero dovuto indagare sullo scempio che è S. Ferdinando e sulla morte di una ventiseienne in uno degli ennesimi roghi di chi vive in quel posto dimenticato da Dio? Perchè l’ex prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari è stato premiato dopo aver distrutto Lucano, con il posto da Capo Dipartimento Immigrazione al Viminale e ora si è dovuto dimettere visto che la moglie è indagata per caporalato? Perchè accanirsi su un uomo innocente? Perchè scegliere la condanna esemplare? Perchè distruggere Riace? Perchè la fiction di Riina si e quella su Mimmo è bloccata anche se l’hanno pagata i contribuenti?
Perchè? Perchè? Perchè?
Troppe sono le ombre e non sulla figura di Mimmo, ma su ciò che stanno facendo a un POVERO CRISTO.
Queste persone non sanno che arriverà il momento della verità.
RESISTI MIMMO, SE TOCCANO TE, TOCCANO TUTTI NOI.

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