Concerti saltati, Cateno dà un “mongolino d’oro” ai suoi critici, ma c’è chi non ci sta

di Michele Bruno – Nella diretta Facebook che ha seguito la decisione sulle misure Anti-Covid (qui) prese dal Governo Draghi, quella in cui al Sindaco di Messina Cateno De Luca non è rimasto altro che prendere atto dell’impossibilità di realizzare i concerti di fine anno (si legga qui) che erano stati organizzati dal Comune di Messina, il Sindaco stesso ha fatto qualcosa che non è rimasto inosservato.

Saro Visicaro

Ha utilizzato l’espressione “mongolino d’oro” istituendo ed attribuendo ironicamente ai critici della scelta di organizzare questi eventi, nonostante l’aumento dei contagi, un fantomatico premio.

Ad essere risentito per l’utilizzo di queste parole è tra tutti Saro Visicaro, una tra le personalità più conosciute a Messina nel terzo settore per il suo impegno nel sociale, soprattutto a fianco dei ragazzi down e diversamente abili con l’associazione Meter & Miles.

 

Visicaro ha fatto appello ai media messinesi e ai messinesi stessi sul proprio profilo Facebook: 

«Mi rivolgo ai mezzi d’informazione. In particolare a loro oltre che ai cittadini che vedranno questo post.

Il sindaco eletto in questa città ha affermato ieri che “regalerà un mongolino d’oro”. Ecco , dopo tale affermazione , che tipo di indignazione sarete in grado di esprimere?».

 

Abbiamo contattato Saro Visicaro e ci ha spiegato il motivo del suo risentimento, anche se facilmente intuibile:

 

«L’espressione “mongolino d’oro” è una mancanza di rispetto nei confronti dei soggetti down, che sono chiamati volgarmente e spregiativamente mongoloidi. Non sono accettabili ancora oggi queste espressioni, in una società che deve essere attenta e sensibile». 

 

«Ma soprattutto – ha aggiunto  Visicaro – la cosa è ancora più grave dal momento che De Luca è un Sindaco, ha un ruolo istituzionale ed ha per questo un’importanza e una forza mediatica e comunicativa di un certo peso, soprattutto in una società come quella di oggi in cui la comunicazione è centrale. Dovrebbe dare a tutti il buon esempio, non avallare certe modalità». 

 

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