Mafia: dopo 32 anni arrestati i presunti assassini di Sebastiano Rizzotti

Nella mattinata odierna, a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), i Carabinieri del R.O.S., con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di:

  • Domenico ABBATE , nato a Barcellona P.G. il 27.04.1970;
  • Renzo MESSINA, nato a Barcellona P.G. il 06.06.1969.

In particolare in capo ai predetti emergevano sussistere gravi indizi di colpevolezza, salvo restando impregiudicata la presunzione di innocenza sino a sentenza di condanna irrevocabile, in ordine all’omicidio commesso in data 8 aprile 1990, in Barcellona P.G., ai danni di  Sebastiano Rizzotti  di 23 anni.

Le indagini anche con il  contributo di alcuni  collaboratori di giustizia hanno permesso di appurare che il ragazzo sarebbe stato ucciso e il suo cadavere occultato poiché sospettato di essere vicino al contrapposto gruppo dei  chiofaliani e perché   responsabile di un furto ai danni di una ditta del luogo “protetta” dai barcellonesi in quanto sottoposta ad estorsione.

Nella circostanza, nel pomeriggio del lontano 08 aprile del 1990, Domenico ABBATE  e Renzo MESSINA , ritenuti contigui alla famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto, con ogni probabilità si occuparono di avvicinare la vittima conducendola con un pretesto presso la frazione Gala del Comune di Barcellona P.G. dove  i vertici dell’organizzazione mafiosa , dopo un sommario interrogatorio, ne avrebbero decretato l’uccisione.

La scomparsa del giovane va ad aggiungersi ai numerosi casi di “lupara bianca” che tra la fine degli anni ‘80 e gli inizi degli anni ‘90 si registrarono nella zona tirrenica della Provincia di Messina nella cruenta guerra tra i “barcellonesi” e l’avverso gruppo dei “chiofaliani”.

 

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