Integrazione Metroferrovia, polemica tra Atm e Uiltrasporti

Si innesca una polemica dopo le critiche del sindacato Uiltrasporti ad Atm Spa (qui) sull’integrazione della Metroferrovia con il servizio di trasporto urbano costituito da bus e tram, che l’organizzazione dei lavoratori ha definito senza mezzi termini “inadeguata” per come è stata poi realizzata dopo l’inaugurazione del biglietto integrato.

L’azienda partecipata risponde:

«Solo per ristabilire la verità dei fatti ci troviamo ancora una volta a dover impiegare il nostro tempo a rispondere a puerili dichiarazioni senza alcun fondamento formulate al solo scopo di attaccare in maniera strumentale e scomposta l’operato dell’Azienda Trasporti Messina S.p.A. che dal 2020 ha posto in essere tutto quanto necessario per il potenziamento dell’organico e della flotta mettendo su strada, senza tema di smentita, servizi di qualità nettamente superiori rispetto a quanto subito dai cittadini fino ad allora. Volendo tranquillizzare la UIL Trasporti Messina, evidentemente più vicina ai sacrifici di importanti aziende di rilievo nazionale, è appena il caso di precisare che Trenitalia non ha abbassato alcuna tariffa considerato che l’integrazione tariffaria, ovvero il minor costo per i passeggeri per l’utilizzo treno + bus e tram è compensato a Trenitalia S.p.A. e ad ATM S.p.A. da fondi regionali appositamente dedicati e per i quali la precedente amministrazione comunale, e segnatamente l’assessore Mondello, aveva in tal senso lavorato con il dipartimento ed il competente assessorato regionale. Detto ciò, questa Società si è attivata sin da subito per proporre al partner Trenitalia il varo di una campagna di comunicazione congiunta che potesse dare maggior impulso all’uso del servizio. Purtroppo, ad oggi non vi è stato modo di proseguire su questa strada in considerazione del fatto che non abbiamo ricevuto autorizzazione all’uso del brand Trenitalia, fondamentale in una campagna di comunicazione che parli di metroferrovia ed integrazione tariffaria. La descrizione di servizi non afferenti direttamente ad ATM S.p.A. è oggetto di processi decisionali ed autorizzativi non dipendenti dalla nostra volontà. Per quanto nella disponibilità dell’ATM S.p.A. si è provveduto ad adeguare, il più possibile, i passaggi delle linee prospicienti le stazioni o in prossimità delle stesse in modo da renderli congruenti con i passaggi dei treni. Ma leggendo con attenzione il comunicato della sigla sindacale, che evidentemente sta terminando gli argomenti di discussione, la stessa sembra focalizzarsi sulla linea Shuttle, ovvero un servizio indiscutibilmente apprezzato dai cittadini. Già, ma forse il problema non è il fatto che:

• il nucleo abitato dei villaggi si trova distante dalle stazioni, a volte difficilmente accessibili, certamente non per responsabilità di ATM S.p.A., ai pedoni ed anche ai mezzi pubblici;

• il COVID ha imposto alle società di TPL di varare servizi sussidiari dedicati agli studenti puntualmente e regolarmente erogati tanto per le scuole quanto per le sedi universitarie;

• i vari cambi bus – treno – bus per percorrere i pochi km che separano i villaggi dal centro urbano, incoraggiano i cittadini, specialmente i più anziani, ad utilizzare l’autobus evidentemente più aderente ai loro fabbisogni;

• un sistema di metroferrovia con bigliettazione integrata dovrebbe avere un respiro metropolitano più che urbano. Il nostro primo impegno è verso i cittadini ed i nostri Clienti che ogni giorno scelgono ATM S.p.A. per recarsi al lavoro e per il tempo libero, ed il nostro dovere, e quello di ogni nostro dipendente, è di servire la comunità nel miglior modo possibile. Il resto sono solo chiacchiere da bar alle quali non siamo assolutamente interessati.

Ci verrebbe da dire: perditempo, no grazie!»

Non si fa attendere la controreplica di Uiltrasporti:

«Non avremmo voluto perdere tempo neppure noi a replicare alle continue contraddizioni dell’azienda trasporti messina in evidente crisi confusionale sul campo della mobilità. Semplicemente appare però dalle dichiarazioni del presidente Campagna che l’Atm Spa scopra oggi che le stazioni di Metroferrovia sono “decentrate” e che l’integrazione con il servizio bus di difficile applicazione. Gravissima l’affermazione odierna di Atm secondo cui “la Metroferrovia non sarebbe utile per il territorio comunale di Messina” perché dimostra un’assoluta mancanza di visione programmatica del sistema di mobilità urbana ed soprattutto un’evidente cambio di rotta rispetto alle iniziali dichiarazioni di soli dieci mesi fa. 

«Idee molto confuse sul servizio metropolitano – continua Uiltrasporti – fatte da un’azienda che ha fatto dello shuttle, una assurda linea urbana di 32 km, il suo fiore all’occhiello. Dichiarazioni incomprensibili del presidente Campagna, visto che non era parso la pensasse così al momento dell’entusiasta inaugurazione del servizio in pompa magna il maggio scorso ma è evidente ormai che la propaganda per Atm Spa è prioritaria al servizio all’utenza.

Ovviamente non manca lo scarica barile su Trenitalia – conclude la Uiltrasporti- ma l’unica cosa certa è che si è dimostrato per l’ennesima volta che a Messina non si è in grado in fatto di mobilità integrata di fare il salto di qualità. L’Atm Spa cala la maschera e ammette di non credere in questo servizio».

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