Graziella Campagna: una ferita che si riapre. Il fratello Piero: “mi vergogno di essere italiano”

graziella-campagna-giovanni-sutera
Graziella Campagna e Giovanni Sutera, uno dei suoi assassini.

di Veronica Pagano – “Un processo durato 24 anni, più della vita di Graziella”. Aveva appena 17 anni Graziella Campagna quando, il 12 dicembre 1985, fu assassinata dalla mafia a colpi di lupara. 5 colpi inferti a non più di 2 metri di distanza.
Condannato all’ergastolo insieme a Gerlando Alberti, il Tribunale di Sorveglianza ha concesso a Giovanni Sutera la semilibertà: potrà così svolgere volontariato per gli anziani, con obbligo giornaliero di rientro in carcere.

“Graziella è stata uccisa e messa in ginocchio con 5 colpi di fucile, ma questi colpi sono diventati 10: c’è un esecutore materiale che è Giovanni Sutera, ma c’è anche un esecutore morale che è lo Stato“. È lo sfogo di Piero Campagna, fratello di Graziella, alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, che esprime tutta l’indignazione sua, della sua famiglia e di quanti le volevano bene: “Le hanno tolto il dono più bello, la vita, e Sutera è libero. Non si può accettare: è una vergogna per tutta l’Italia… io mi vergogno di essere italiano”.

piero-campagna-graziella-mafia
Piero Campagna alla tamba della sorella Graziella.

Sutera: 2 ergastoli, solo 9 anni in carcere

37 anni passati a servire lo Stato nell’Arma dei Carabinieri, quello stesso Stato che oggi, per Piero Campagna, “non esiste”: “costruiamo torri di legalità e lo Stato le distrugge dalle fondamenta. Così si distrugge il futuro nostro e dei giovani”. Altrettanto dura la condanna dell’avvocato di famiglia Fabio Repici che, ai microfoni de La Repubblica, ha dichiarato: “Mentre in tanti, anche dagli scranni del potere, si dedicano ad aiutare Caino, dei tanti Abele della storia repubblicana nessuno si preoccupa“.

Un provvedimento che arriva dopo che, un anno fa, la stessa istanza era stata rigettata, ma anche dopo che Sutera aveva già beneficiato del regime di libertà condizionale (senza quindi obbligo di rientro in carcere), infine sospeso nel 2018 a seguito dell’arresto per la gestione di un bar fiorentino nell’ambito di un processo (ancora in corso) per bancarotta.

piero-campagna-fabio-repici
Piero Campagna abbraccia l’avvocato Fabio Repici.

Giovanni Sutera non ha mai collaborato con la giustizia né ha mai dato un contributo per l’accertamento della verità sull’omicidio di Graziella: “2 omicidi, 2 ergastoli, sì e no ha scontato solo 9 anni di galera. Come si può accettare una cosa del genere?”.

No, non si può accettare una cosa del genere che svuota di significato ogni appello alla giustizia ripetuto nelle commemorazioni ufficiali annuali. Per chi crede in valori come la legalità e la giustizia e giornalmente li coltiva, accettarlo è proprio impossibile.

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it