Stromboli, the day after: si scava nel fango

Alle prime luci dell’alba cominciano a sbarcare gli uomini della protezione civiole e molti volontari pronti, pala in mano, a scavare nella valanga di fango e detriti che hanno ostruito le piccole strade di Stromboli.

La furia del torrente di detriti ha fatto danni ingenti, e per fortuna nessuna vittima. Ma il dolore è tanto, e la rabbia serpeggia tra gli abitanti che già all’indomani dell’incendio di maggio avevano richiesto con urgenza la messa in sicurezza della montagna.

La conferma del sindaco di Stromboli, che ha riconosciuto come il disastro accaduto  sull’isola affondi le radici nell’incendio avvenuto a fine maggio durante le riprese della Fiction ‘Protezione Civile’, rafforza ulteriormente la denuncia presentata dall’Associazione Codacons all’epoca dei fatti e apre la porta a un risarcimento dei danni da parte dei responsabili del rogo.
“Dopo le prime indiscrezioni – che riferivano come l’incendio di maggio a Stromboli fosse stato provocato da un falò accesso durante le riprese di una fiction con Ambra Angiolini – con un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto il Codacons  – si legge in un comunicato – aveva chiesto proprio di indagare per la possibile ipotesi di disastro ambientale, accertando in particolare eventuali responsabilità della troupe che stava girando una fiction sull’isola e, se confermate, chiamando i responsabili a risarcire i danni provocati all’ambiente.
Riteniamo, oggi come ieri, che chi ha sbagliato deve pagare i danni e confidiamo nell’inchiesta aperta dal procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Adornato, per fare luce una volta per tutte sulle effettive responsabilità dell’accaduto”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it