A Stromboli il MAROSI FESTIVAL, dal 29 agosto al 4 settembre

Torna a Stromboli il MAROSI FESTIVAL, il progetto interamente curato da artisti per realizzare un habitat dove il processo creativo genera l’incontro fra persone, geografie, professionisti del palcoscenico, linguaggi e opere. Danza, musica, cinema, installazioni, performance, laboratori, sono le traiettorie che dal 29 agosto al 4 settembre accoglieranno le doti di questa quarta edizione – gli appuntamenti del 2020 e del 2021 sono stati sacrificati a causa della pandemia da SarsCov2 – e che ancora una volta porteranno sull’isola di Iddu ogni sorta di esperimento e sensibilità. Nato da un’idea di Giulia Ferrato e sviluppato con Anna Basti e un team artistico/tecnico ogni volta mutevole, MAROSI è una avventura estetica che, a lungo termine, ha l’obiettivo di formare un polo internazionale dedicato alla ricerca artistica e al processo creativo nel Sud Italia. Proprio a partire da un’isola, territorio spesso definito come liminare o marginale alle dinamiche produttive e distributive.

L’edizione 2022 avviene in una fase profondamente delicata per l’isola e i residenti, alla luce del grave incendio accaduto in primavera ma anche in seguito alla recente devastante alluvione: “La notte del 12 agosto una tormenta ha messo ancora una volta a dura prova Stromboli e i suoi abitanti. Dopo l’incendio del 25 maggio che ha annientato gran parte della vegetazione e della flora autoctona (riserva naturale UNESCO), enormi quantità di acqua e fango si sono riversate nelle strade, nelle case e nelle attività commerciali del paese, provocando ingenti danni e causando rischi per la vita dei cittadini. Marosi ha scelto di continuare il suo festival nella convinzione che in fasi di crisi l’arte e la cultura sanno offrire sollievo emotivo ai luoghi e ricucire i tessuti sociali feriti”, spiega Giulia Ferrato, direttrice artistica di Marosi. “È indispensabile che gli operatori artistico-culturali di un’isola fragile e potente qual è Stromboli non si tirino indietro in questo momento così tortuoso e difficile, perché oggi Stromboli ha bisogno della cura, dell’amore, dell’attenzione e della presenza di quante più persone possibile”.

www.marosistromboli.com

In questa edizione coraggiosa il MAROSI FESTIVAL verrà sintetizzato ogni giorno al bar Ingrid all’orario di controra – alias dalle 14 alle 16 – in uno speciale format su Fango Radio (www.fangoradio.com) con gli interventi costanti e dinamici di Renato Grieco e Vera Borghini. Una stazione radio provvisoria, quindi, per raccontare il festival e i retroscena, a cominciare dalle esperienze degli artisti coinvolti e dalle reazioni dei cittadini isolani e dei visitatori. Giorno dopo giorno, il festival di arte performativa multidisciplinare si dipanerà attraverso una serie di itinerari, dall’alba a notte piena.

In questa dinamica polifonica, in cui i linguaggi si mescolano e coesistono, saranno protagonisti la coreografa Valeria Apicella in simbiosi con la fotografa Ilaria D’Atri, la performer italo-spagnola Annika Pannitto, il performer slovacco Peter Jasko, la coreografa-cantautrice Clara Furey, le coreografe-performer Maya m. Carroll e Chiara Orefice (con Stefano Costanzo). Quindi i compositori/musicisti/ricercatori sonici Giovanni Lami, Giuseppe Cordaro con Icio Omegha, Pietro Santangelo e Stefania Alos Pedretti. A Maya Deren è dedicata una retrospettiva di film realizzati negli anni ‘40/’50. Infine, le creazioni sospese tra corpo e immagine di Alessandro Soresini, Roy Carroll e Maya M. Carroll, Matteo Brizio con Vittoria Assembri. Per i laboratori che sapranno coinvolgere tanto gli adulti quanto i bambini, da non trascurare i segmenti pedagogici “Art & Community Kids – Meet the Choreographer” con Annika Pannitto e “Art & Community Adults”, classi di movimento aperte alla popolazione a cura di Giulia Ferrato, Delfina De Lillo, Anna Basti e Valeria Apicella. Il mosaico di MAROSI FESTIVAL si compie con “Around A Process of Making”, una call attraverso la quale sono state selezionate 6 proposte-ospiti in un percorso di ricerca. Tra i coach figurano Peter Jasko, Clara Furey, Maya m. Carroll e Annika Pannitto. Per il frammento “Into the Volcano”, infine, l’ospite invitata è Stefania Alos Pedretti che si esibirà al festival con la performance RITUALS II costruita sull’isola stessa.

Calendario appuntamenti:

Tutti i giorni al bar Ingrid dalle 14 alle 16 il format Fango Radio con Renato Grieco e Vera Borghini.

lunedì 29.08

Art & Community Kids – Meet the Choreographer! > Annika Pannitto h. 17-19

Around A Process of Making

martedì 30.08

Art & Community Adults > Delfina De Lillo h. 7:45-9

Art & Community Kids – Meet the Choreographer! > Annika Pannitto h. 17-19

Around A Process of Making

Aperitivo di benvenuto “Come As You Are” h. 19

THE VERY EYE OF THE NIGHT > Maya Deren h. 22

 

mercoledì 31.08

Art & Community Adults > Valeria Apicella h. 7:45-9

Art & Community Kids – Meet the Choreographer! h. 17-19

FIELDSCORES > Maya m. Carroll + Roy Carroll h. 19.30-21

 

giovedì 01.09

Art & Community Adults > Anna Basti h. 7:45-9

Art & Community Kids – Meet the Choreographer! > Annika Pannitto h. 17-19

SCHITICCHIATA > Matteo Brizio + Vittoria Assembri h. 19

SAX SOLO in ACUSTICO > Pietro Santangelo h. 22:30

 

venerdì 02.09

Art & Community Adults > Delfina De Lillo h. 7:45-9

Art & Community Kids – Meet the Choreographer! > Annika Pannitto h. 17-19

US > Peter Jasko h. 19:30

KOLOSSAL > Alessandro Soresini h. 21-23

SPIN TUNER > Maya m. Carroll h. 22:15

MESSA IN ABISSO > Valeria Apicella + Ilaria D’Atri h. 23

 

sabato 03.09

Art & Community Adults > Giulia Ferrato h. 7:45-9

Around A Process of Making – progetto vincitore h. 19

RAD EXPERIMENT > Clara Furey h. 21

NIGHT PASSIATA > Annika Pannitto h. 22

CONUNDRUM > Giovanni Lami h. 22:30

 

domenica 04.09

SOUND PERFORMANCE > Riccardo Grieco h 6:30

SINFONICA > Chiara Orefice + Stefano Costanzo h. 20:30

FESSURE SONICHE > Giuseppe Cordaro + Icio Omegha h. 21:30

RITUALS II – EMBRACE the DARKNESS > Stefania Alos Pedretti h. 23

A mezzanotte, il party finale con dj set.

Artisti e progetti giorno per giorno.

* 29 agosto – 2 settembre

ART and COMMUNITY#KIDS

Art and community_Kids è un ciclo di incontri laboratoriali dedicati ai bambini/e e ai ragazzi/e dell’isola, che portiamo avanti grazie al supporto di alcune associazioni locali come La Scuola in mezzo al Mare e la biblioteca di Stromboli. Nel 2022 invitiamo l’artista Annika Pannitto a sviluppare il progetto pedagogico Meet the Choreographer!

Meet the Choreographer! è un progetto di apprendimento pratico della danza e della coreografia contemporanea. Un progetto educativo per bambine e bambini a partire dai 7 anni di età. Il progetto si sviluppa intorno alla pratica di alcuni dei coreografi e coreografe che hanno  segnato l’evoluzione della danza negli ultimi sessanta anni e hanno proposto una espansione del suo significato tradizionale. Il titolo si ispira all’espressione Meet the Artist, che di solito indica il momento in cui l’artista è invitato a dialogare con il pubblico per condividere il processo creativo di  uno spettacolo. L’idea è di avvicinare i bambini non solo alle singole opere ma anche al contesto in cui sono state create, i processi che hanno permesso la sua realizzazione, gli esercizi e gli studi che gli artisti hanno creato per sviluppare il proprio percorso e grazie a cui hanno contribuito alla evoluzione delle arti dal vivo. Per il Festival Marosi, partendo dalla tematica Back to the roofs, lavoreremo traendo ispirazione da Roof piece, un lavoro della coreografa statunitense Trisha Brown. Al termine del laboratorio i bambini e le bambine presenteranno il lavoro come parte della programmazione del festival.

Il laboratorio è gratuito e aperto a un massimo di 15 bambine/i.

Orari del laboratorio: dalle 17 alle 19. Luogo: Parco-Parco

Annika Pannitto

Annika Pannitto (Italia, 1981) è coreografa, danzatrice e ricercatrice nell’ambito della coreografia Contemporanea. Da quindici anni si dedica anche alla docenza in diversi contesti, con alunni e alunne di tutte le età e livello. Il suo lavoro ha a che fare con relazione tra danza e coreografia, e parte dal corpo umano e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Si é laureata come docente e danzatrice presso l ́Accademia Nazionale di danza di Roma, e come coreografa nel Master of choreography presso l ́Istituto d ́arte di Artez, in Olanda. I suoi lavori sono stati ospitati in diversi contesti Europei come il teatron Schouwuburg di Rotterdam, l’Atelier Re.Al di Lisbona, il Festival Diskurs di Giessen, il Centro Danza Canal di Madrid. Collabora regolarmente con artisti di altre discipline per arricchire la sua pratica e imparare da altri percorsi artistici. Insieme alla designer Erica Preli cura dal 2012 la pubblicazione Table Conversation. Vive e lavora a Madrid.

* 30 agosto ore 22. la Libreria.

THE VERY EYE OF THE NIGHT / 3 film di Maya Deren

Retrospettiva cinematografica a cura di Alessandro Soresini e Marosi Team.

Riprendere il mondo e trasformarlo per farne immagini in movimento, distruggere il binomio spazio/tempo attraverso la visione soggettiva degli eventi, con il corpo che si muove come in trance, tra realtà, sogno e immaginario. Quest’anno Marosi rende omaggio al cinema di Maya Deren (1917-1961), regista, coreografa e attivista, Grande Madre Vodoo del cinema sperimentale e underground americano, con questa proiezione cerimoniale sotto un cielo di stelle e nuvole, come lanciati nel firmamento. I film che saranno in proiezione sono: Meshes in the Afternoon (1943), At Land (1944)e The Very Eye of the Night (1952-55).

* 31 agosto ore 19.30 – Casa Carlotta

FIELDSCORES di Maya m. Carroll e Roy Carroll – Performance multimediale, 50 min – di e con The instrument (Maya m. Carroll e Roy Carroll)

Is an audio, movement, photography and video collage which evolves from and focuses on outdoor/indoor environments, through investigating the correlation between space, sound and gesture. A wish to articulate a mastery of listening, while engaging with one’s poetic awareness towards surroundings. An interplay between emerging / disappearing elements of performance, each score interprets urban and natural spaces; intuitively, instinctively and emotionally. Dance, photography, sound and voice: Maya M. Carroll. Music and sound: Roy Carroll.

Co-produced and supported by Lake Studios Berlin, within their R E-Connecting Residency for artists, July 2020

Maya Matilda Carroll is a choreographer, dancer and mentor, based in Europe since 2004. For over 18 years she has been creating independent work; from solo to extended group pieces, which she presents all over Europe and worldwide. In 2011 Maya formed The Instrument with her partner, composer / musician Roy Carroll. Collaboratively they create work that is sensual, characterised by an almost molecular tactility encountering fantastic viscerality. In her work Maya expresses human conditions intimately and universally; seeking a deeper connection to the (mystery / reality of) self, other/s and to nature. Working independently as well as being commissioned to create pieces for state theaters, independent ensembles and dance academies, Maya leads master classes and workshops in Europe and abroad, extensively developing her teaching alongside her artistic work; drawn from and towards the limitless expression of the dancing body. theinstrument.org

Roy Carroll is an irish musician and composer, based in Berlin. He works primarily with electroacoustic media; – transducers, synthesis, feedback, audio recordings, amplification, software, – auditory and psychoacoustic phenomena even; to create multi-layered forms that continually renegotiate the transformation of electrical audio signals into disturbed air. www.roycarroll.com

 

* 1 settembre ore 19.30 – Secret location

SCHITICCHIATA di Matteo Brizio in collaborazione con Vittoria Assembri.

Installazione performativa/partecipata.

Concepita come parte di un racconto, la “schiticchiata” in programma è un evento collettivo in cui gli abitanti del paese sono invitati a partecipare attivamente e a condividere. Una festa di paese, una parata corredata di cibo, musica, danza e magia per celebrare l’identità e il suo divenire. All’evento precederà una fase di studio e di residenza in solitaria durante la quale saranno vissute zone disabitate dell’isola e prodotti gli elementi per allestire il banchetto.

 

ore 22.30 – Teatro Eos – SAX SOLO in ACUSTICO con Pietro Santangelo

 

 

 

* 2 settembre ore 19.30 – piazza San Vincenzo

US – performance di Peter Jasko, durata indefinita

 

Il 2021 è stato l’anno di tante situazioni estreme, che mi hanno portato diverse sensazioni. La morte di mio padre, la nascita di mia figlia. Tutto ciò che era rimasto in me era una montagna di sentimenti impermanenti e incontrollabili. Ho iniziato a pulsare e cullare la mia bambina, inspirando ed espirando, nel modo più “sensibile possibile”. Inviterò mia figlia di 8 mesi a ballare con me. Spero che sorrida e mi dia un segno per dirmi “SÌ”.

 

Peter Jasko si è diplomato nel 2001 al Conservatorio di danza J.L. Bella, Banska Bystrica, Slovacchia. Ha proseguito gli studi superiori presso l’Università di Musica e Arti Drammatiche di Bratislava, SK, per un anno prima di entrare nella scuola internazionale di danza P.A.R.T.S. a Bruxelles, BE, (2002), sotto la direzione artistica di Anna Teresa de Keersmaeker. È stato coinvolto nella comunità della danza in diverse parti del mondo come interprete, coreografo e insegnante per oltre 18 anni. La sua esperienza professionale comprende ballare/collaborare/coreografare con/per artisti e compagnie internazionali come Company Roberto Olivan dalla Spagna, il belga Eastman Sidi Larbi Cherkaoui, Circus Eloize, Bill Coleman, Petr Forman, Roberto Magro, Peter James, EDCM, Concordia University e tanti altri. Dal 2001 collabora anche con David Zambrano sia come interprete che come assistente nei suoi corsi e workshop.

Nel 2006, Peter ha cofondato Les Slovaks Dance Collective e ha lanciato la sua prima creazione: Opening Night. Questa esperienza (un processo creativo durato un anno) ha posto le basi per un modo di lavorare collettivo e un processo decisionale democratico. LS ha iniziato a sviluppare abilità comuni: comporre durante l’esecuzione, trovare un linguaggio gestuale, stabilire le regole per relazionarsi tra loro e con il pubblico durante l’esecuzione e usare la danza, la musica e il canto. Seguì un lungo tour. Nel 2014 inizia a collaborare e ad esibirsi con la ballerina di Montreal Clara Furey. Il suo approccio favorisce il dialogo tra i diversi tipi di mezzi che rendono viva un’opera d’arte, invitandoli a interagire in una gerarchia orizzontale. Lo stesso anno Peter Jasko ha creato una performance per 300 anziani come parte della città culturale d’Europa, Pilsen 2015. Il suo le ultime collaborazioni sono legate a nomi come Lucy M.May, Peter James e Clara Furey.

Negli ultimi dodici anni ha insegnato in circa quarantasei paesi in tutto il mondo.

 

 

ore 21-23 – Muri dell’Isola da definire – KOLOSSAL di Alessandro Soresini.

Proiezioni su muri dell’isola di videoloop composto di estratti da film rielaborati in passo 1. Sono atomi, molecole, onde elettromagnetiche.

 

È il fuoco. È il collasso gravitazionale che genera la protostella.

Sono le eruzioni dei crateri di Io, satellite di Giove, e quelle dell’Io, dell’Es e del Super Io. Una celebrazione intima e rituale.

Schegge, faville, canti pubblici e privati, ricordi, pietre rotolanti, due passi di danza, un crepitio costante, il vulcano, l’amore, il cuore, le onde d’urto, il tatto, lo struggimento e la tenerezza. L’amore.

Tutti i film del mondo masticati e risputati fuori per parlarvi di me.

Questa è casa mia. Entrate pure. Lasciatemi cantare.

 

 

 

ore 22:15 – Parco Parco – SPIN TUNER, di Maya m. Carroll

Performance di danza, 10 min. di e con Maya M. Carroll

“Una ruota che gira per voci inascoltate. Per gli ascoltatori. L’impavido; quelli che sono qui per raccontare. In nome dei defunti. Non ancora silenziato”

Coreografia e danza: Maya M. Carroll. Musica: Rockets for Kary Mullis di Evan Parker, commissionato da Sons d’Hiver Festival. Copricapo: Federico Polucci

 

ore 23 – Pensione La Nassa – MESSA IN ABISSO

video installazione di Valeria Apicella & Ilaria D’Atri, 16 min     .

La messa in abisso è l’infinito processo di immergere un’immagine in se stessa, sia essa fisica o mentale. Un luogo sospeso tra il passato e il futuro diventa uno spazio sacro, libero da ogni “fissante” senso narrativo. L’ottica è definire la direzione del fenomeno che attraversa un cantiere in ogni sua dimensione e trasgredire il senso delle cose materiali. Inclini a conservare l’autenticità del gesto, abbiamo scelto la pratica della testimonianza e della presenza in campo. Un body record. Lasciamo il corpo al suo fare e ci disponiamo ancora in ascolto. Fuori campo. Fuori zona. Fuori luogo.

 

 

* 3 settembre ore 21 – Casa Schuldes – Scalo Balordi

RAD EXPERIMENT – Performance di danza di Clara Furey, 20 min

“To die … to go into the darkness … if it is darkness … to go to the river… if it is a river … but alone and without the illusion of love… naked and disastrously free …”. [Howard Barker]

Questo esperimento di danza esistenziale si spinge ai confini porosi tra la vita e la morte. Un’opera ipnotica che propone di scivolare da uno stato all’altro ed esplorare paesaggi interiori, trovando splendore nell’oscurità totalizzante. Una proposta per immergersi nelle nostre profondità interiori, un esperimento di flirt con una disincarnazione radicale, la sensazione di allontanarsi completamente.

 

ore 22 – itinerario da definire

NIGHT PASSIATA di Annika Pannitto – Performance itinerante di danza.

È un lavoro sulla relazione tra il corpo e la notte. Una danza che emerge nell’ombra e dialoga con un tempo non produttivo. Passiata è un invito a sentire il cambio dello sguardo, a condividere un tempo comune, a camminare insieme. La notte esplora uno stato di quiete e silenzio dove la danza emerge con tutta la sua forza. Tracce che appaiono e scompaiono immediatamente, come un fulmine che illumina lo spazio per pochi secondi. Condivido uno spazio sospeso con il pubblico, condivido il mistero di un corpo che, dalla quiete, comincia a danzare. Night Passiata è anche il ricordo di una passeggiata notturna attraverso l’isola di Stromboli. Un silenzio difficile da abitare, accompagnato dal buio totale dovuto alla mancanza di illuminazione notturna sull’isola. Ricordo chiaramente la sensazione di disagio dovuta al non essere abituata a tanto silenzio e allo stesso tempo il sentirmi abbracciata e protetta dall’ambiente. Da quella sensazione, ho sviluppato il progetto durante le ore notturne per indagare di più sulla relazione tra il corpo e un ambiente che, in un certo senso, posso considerare radicale. Uno spazio unico che si muove con un ritmo lento, lontano da quello che di solito vivo a Madrid. È il momento di “stare insieme”, fondersi con l’ambiente, scomparire e far emergere altre relazioni. Accompagno il pubblico per attraversare insieme questa dimensione, godendo delle nostre presenze, dei corpi vicini, del nostro spazio comune.

 

 

ore 22.30 – Casa Za Monaca – CONUNDRUM

Come modellare interazioni e ricordi in una mappa sonora confusa: un metodo

Performance sonora di Giovanni Lami, 120 min.

Come artista interessato alla ricerca sonora mi affascina il modo in cui si interagisce con gli spazi ambientali, i paesaggi e i contesti sociali in una relazione costantemente tangenziale e asimmetrica. Ognuno involontariamente organizza una gerarchia fluida tra poli fissi: emozione e intelletto, forma e contenuto, concettuale e percettivo, una continua combinazioni di fonti né dominanti né subordinate che contiene molte relazioni possibili, dove nessuna di esse ha una posizione privilegiata o più reale di altre.

Lontano dal semplice approccio documentaristico, intendo realizzare questo progetto registrando molteplici esperienze raccolte durante il processo creativo focalizzando l’attenzione sulle esperienze e la tradizione orale, le abitudini, le conversazioni. Questi elementi saranno trattati come materia sonora, massa acustica. Polvere, strati, interferenze, tracce, imperfezioni: componenti che verranno trasfigurati all’interno dell’indagine finale.

 

 

* 4 settembre ore 20.30 – location da definire – SINFONICA

Performance itinerante di danza di Chiara Orefice e Stefano Costanzo, 16 min.

Ideazione, danza e voce:  Chiara Orefice. Batteria e oggetti:  Stefano Costanzo.

Sinfonica è un processo di ricerca site specific che indaga la relazione tra corpo e paesaggio. A partire dall’esperienza di osmosi immersiva nello spazio naturale il corpo si fa cassa di risonanza elaborando e ritraducendo i dati reali. Il pubblico sarà invitato a seguire la performer in un percorso di scoperta di alcune aree dell’isola.

 

Pelle radio capata segnali stratificati in emersione #

gli organi pulsano alla stessa vibrazione delle rocce #

assorbendo segnali nell’ aria dall’ infinito passato futuro

E  così gli assenti spifferano nelle ossa codici segreti.

 

 

BIO. Chiara Orefice, danzatrice e performer. Laureata in filosofia del linguaggio. La sua ricerca si concentra sull’atto performativo come dispositivo di interazione tra suono, corpo e spazio. Si dedica allo studio dei principi della composizione istantanea con particolare attenzione al rapporto tra corpo, memoria e immaginazione. Nel 2009 partecipa  al corso di formazione “Scritture per la danza contemporanea” diretto da Raffaella Giordano presso il Teatro Stabile di Torino e l’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino. Dopo questa esperienza, insieme ad altri artisti, fonda il collettivo Famiglia Fuché e realizza il progetto “Quaderni” (selezionato per il Premio Equilibrio al Palladium di Roma, Fast-Festival Internazionale delle Arti Contemporanee – Terni – Festival Santarcangelo 41). Nel 2012 collabora con il Teatro Valdoca per le produzioni “Cage parade” e “Ora non hai più paura”. Nello stesso anno dopo l’ incontro con Gey PIN Ang e Chiara Guidi  inizia il suo percorso di studio e ricerca sulla voce e sul canto collaborando con diversi musicisti. Dal 2013 entra a far parte della comunità di lavoratori dello spettacolo L’Asilo di Napoli dove inizia la sua ricerca performativa sviluppando laboratori e performance in spazi non convenzionali, in collaborazione con diversi musicisti:

Peppe Vietri, Stefano Costanzo, Jean Philippe Gross, Renato Grieco, Mario Gabola ed altri. Dal 2014, con il  progetto “People”, sperimenta pratiche di incursione in contesti sociali e urbani (feste e club in particolare) per indagare il rapporto tra sfera pubblica e privata attraverso dovessi  dispositivi di interazione. Tra i suoi ultimi lavori e collaborazioni: “Back Pink Poem” progetto site specific per una leggenda domestica in collaborazione con il sound designer Renato Grieco – in Altofest Valletta a Malta 2018 e in solo in Altofest Matera 2019. “Appunti per un incendio” in collaborazione con Renato Grieco , al Teatro Nuovo di Napoli produzione Korper. “Song” esperimento fisico- digitale  con l’artista Charles Koroneo nel 2021 e “Migrena 2×2- Adventure” con Yotam Peled  nel 2022 per Altofest, Napoli.

 

Stefano Costanzo: batterista ipercinetico fondatore dei Tricatiempo, ha collaborato con musicisti del mondo della musica improvvisata quali Evan Parker, Michel Doneda, Markus Stockhausen, L’Occelle Mare, Mike Cooper, Roberto Bellatalla, Andy Guhul, Abstract Compost, ecc. ma anche con jazzisti del calibro di Dario Deidda. Nel 2018 è stato scelto da Roberto De Simone come rumorista per la sua rilettura della tragedia del Titanic. Con base a Napoli, è in continuo movimento, prevalentemente con il duo post-dub/free-jazz “Cadaver Mike” insieme a Guido Marziale aka Eks, e con “Oportet” ovvero un trio con il quale affianca le sue composizioni alla improvvisazione radicale, e con il suo solo di batteria e oggetti vari. Dalla fine del 2019 ha iniziato la sua collaborazione con i Klippa Kloppa, storico gruppo underground casertano.

 

 

ore 21.30 – Casa Palmento – FESSURE SONICHE

Performance sonora di Giuseppe Cordaro e Icio Omegha, 45 min.

È una performance non distruttiva e non invasiva. Il suono che cerca di raggiungere aree emotive difficilmente osservabili. Il suono che si sprigiona dal tetto e che vuole evidenziare fessurazioni e/o discontinuità nei nostri animi. Così come le fenditure che si aprono nella crosta terrestre dalle quali fuoriesce lava estremamente fluida e incandescente,  anche il nostro animo è pronto a spaccarsi per accogliere la vibrazione sonora.

 

ore 23 – pensione La Nassa: RITUALS II – EMBRACE THE DARKNESS

Rito, performance sonora con videoproiezioni, 50 min, di Stefania Alos Pedretti

Rituals II Embrace the Darkness è un rituale, un’esperienza collettiva, un viaggio sonoro ed emozionale, live (sound) performance che integra: musica dal vivo, sperimentazione sonora vocale ed elettronica, performance, improvvisazione, arte figurativa, installazione e video/art. Il progetto è nato da due residenze artistiche: la prima al Marosi Stromboli, con Marcello Batelli per le registrazioni in presa diretta e Giulio Di Mauro, fotografo e curatore della documentazione fotografica e video, per la produzione dell’immaginario estetico di questa performance. La seconda residenza si è svolta a Parma al LENZ Teatro dove l’artista ha dato vita al rituale e condiviso con il pubblico, per la prima volta, questa esperienza spazio-temporale altra.

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