Messina, ultime speranze per non sparire: il futuro del calcio giallorosso appeso ad un filo

FRANCESCO SAYA© ROCCACAPRILEONE,6-AGOSTO-2017 RITIRO PRECAMPIONATO A.C.R MESSINA NELLA FOTO IL PRESIDENTE SCIOTTO SUL TERRENO DI GIOCO.

Scade domani il termine per l’iscrizione al campionato e il Messina calcio si trova di fronte a un bivio cruciale. Dopo sei anni di gestione discutibile da parte del presidente Pietro Sciotto, il club si trova sull’orlo del baratro e il tempo stringe per prendere decisioni cruciali.

Da quando il presidente Sciotto ha annunciato la sua decisione di lasciare la squadra il 18 maggio scorso, sono passati trenta giorni senza che si sia giunta a una conclusione definitiva sulla sorte del Messina. A sole 24 ore dalla scadenza del termine per l’iscrizione alla Serie C, non è ancora chiaro se il club giallorosso riuscirà a garantire la sua partecipazione al prossimo torneo.

Le cifre in gioco sono importanti: oltre un milione di euro che, al momento, solo il presidente potrà sborsare per salvare il professionismo del club e sei anni di gestione. Ma non è solo una questione di denaro, è una questione di volontà e di visione per il futuro del Messina.

Le trattative, le pec, gli incontri, le “due diligence”, i patti di riservatezza, i comunicati e le conferenze stampa si sono susseguiti senza una conclusione definitiva. Come già accaduto un anno fa, sembra che tutto si risolverà all’ultimo giorno utile. Sciotto ha a disposizione solo due giorni per effettuare il pagamento degli stipendi dell’ultimo trimestre, dei contributi F24 e, eventualmente, per procedere con la fideiussione.

Il destino del Messina è completamente nelle mani del presidente giallorosso, anche se la situazione appare ancora più complicata rispetto a dodici mesi fa. In passato, bastò una scintilla per far ripartire la macchina già pronta a riprendere la sua corsa, con il direttore generale Lello Manfredi e il direttore sportivo Marcello Pitino pronti ad avviare tutte le operazioni necessarie. Ma oggi la situazione è diversa.

La struttura del club è in crisi: il direttore sportivo Lo Giudice è pronto a lasciare (la Cavese in Serie D lo aspetta), soltanto sette calciatori sono attualmente tesserati (e non tutti sono sicuri di restare), il tecnico Raciti è in dubbio e, nel caso di iscrizione, sarà necessario ripartire da zero per allestire uno staff dirigenziale e programmare la stagione.

L’incertezza degli ultimi mesi avrà ripercussioni anche nel futuro immediato del club, ma al momento la priorità è garantire l’iscrizione al campionato. Sciotto è chiamato a prendere una decisione senza esitazioni o ripensamenti: salvare la Serie C e, successivamente, valutare le offerte che potrebbero presentarsi, come quella di Fabrizio Mannino, ancora interessato all’acquisto del club, o quella di Manuele Ilari, con cui si sono mantenuti contatti nelle ultime ore.

Il futuro del Messina dipende interamente dalla volontà di Sciotto. Nel 2017, quando si presentò per rifondare il Messina, tutto era nelle sue mani, e oggi, dopo sei anni, la situazione è simile, ma con una prospettiva completamente diversa. Si tratta di una corsa contro il tempo, in cui la sopravvivenza del Messina calcio è appesa ad un filo.

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