Vertice dell’ASP di Messina coinvolto in inchiesta per corruzione

In un’anticipazione della Gazzetta del Sud, si riporta che domani compariranno davanti al giudice per l’udienza preliminare (GIP) il commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) Bernardo Alagna e altri quattro medici. Questo evento avviene proprio alla vigilia delle nomine dei manager sanitari, che hanno creato divisioni all’interno della maggioranza in Regione.

L’anticipazione rivela che un’indagine in corso coinvolge il vertice dell’ASP a causa di sospette pratiche di corruzione. I magistrati stanno cercando di comprendere se ci siano state pressioni politiche da parte di un parlamentare della provincia di Messina, tramite un intermediario, che potrebbero aver portato alla nomina di Bernardo Alagna nel 2020 al posto a dell’allora direttore generale Paolo La Paglia. Le pressioni politiche sembrano essere continuate anche dopo la nomina, con l’obiettivo di influenzare le decisioni di Alagna e ottenere nomine e trasferimenti di personale.

L’indagine coinvolge anche quattro medici i cui compensi durante il periodo di emergenza Covid potrebbero essere stati indebitamente percepiti grazie a nomine specifiche assegnate all’ASP. Questi quattro medici, Marcello Mezzatesta e Edmondo Palmeri di Palermo, Gaetano Torre di Barcellona, e Domenico Sammataro di Mistretta, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di truffa.

Domani, davanti al GIP Ornella Pastore, verranno esaminati i provvedimenti interdittivi richiesti dalla procura, tra cui la sospensione dal servizio per alcuni mesi. Nel caso di Bernardo Alagna, questa sospensione potrebbe coincidere con una possibile lettera di dimissioni, poiché sembra che il commissario stia già considerando l’opzione di dimettersi.

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