Messina: Isola Pedonale tra controversie e ricorsi

Nuovo capitolo della saga “isola pedonale sul Viale San Martino”, con un gruppo di 14 esercenti del viale e delle strade adiacenti che ha deciso di portare la questione al Tar di Catania, sperando di fermare l’implementazione dell’intero Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums).

Il cuore del contendere sembra essere l’espansione prevista dell’isola pedonale, che collega piazza Cairoli a Villa Dante. Questa estensione, però, va oltre a quanto originariamente previsto dal Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu). I commercianti sostengono che la decisione di estendere l’isola pedonale sia stata presa senza adeguato dibattito pubblico e in assenza di proposte progettuali alternative.

Gli esercenti, che includono titolari di farmacia, negozi di abbigliamento, una gioielleria, ristoranti e altri esercizi commerciali, sottolineano che non c’è stata una “esigenza sopravvenuta” per questa estensione. Inoltre, rimarcano l’assenza di un adeguato confronto con la cittadinanza, non considerando sufficiente il forum organizzato dal Comune lo scorso 30 giugno, a cui hanno partecipato solo 36 cittadini.

Uno degli aspetti principali del ricorso è la contraddizione tra quanto previsto dal Pums e quanto già stabilito dal Pgtu. Il Pgtu aveva delineato un’area pedonale limitata tra piazza Duomo e piazza Cairoli, decisa dopo un’ampia discussione e considerazione di diverse alternative. Invece, con l’adozione del Pums, gli esercenti sostengono che il Comune abbia raddoppiato la lunghezza dell’area pedonale senza adeguato dibattito o proposte alternative.

Inoltre, nel ricorso si sottolinea l’incongruenza della decisione di limitare il traffico veicolare anche durante i giorni lavorativi, temendo che il viale San Martino possa diventare un’isola “desolata”.

Dall’altro lato, il Comune di Messina si sta preparando a difendere le sue decisioni. L’avvocato Santi Delia rappresenterà l’amministrazione in tribunale, e si prevede che la contesa legale si prolungherà per un certo periodo, considerando l’assenza di una richiesta di misure cautelari.

 

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