L’ignavia del Consiglio Comunale sul caso Croce, un altro mese di stallo

Decide di non decidere il consoglio comunale sulla vicenda relativa alla delibera sull’incompatibilità di Maurizio Croce: la seduta di ieri si è chiusa con la scelta di rimandare il tutto di un mese… forse. Un atteggiamento che ha deluso l’opinione pubblica, sottolineando la scarsa volontà di affrontare questioni spinose e di adottare posizioni nette.

La proposta di delibera aveva lo scopo di aprire la procedura per contestare l’incompatibilità o ineleggibilità di Maurizio Croce, consigliere attuale in Forza Italia. Tuttavia, il voto favorevole non avrebbe determinato la decadenza di Croce, ma avrebbe solo consentito al diretto interessato di esporre le proprie ragioni in merito al suo diritto di rimanere in Aula, nonostante il ruolo che ricopre all’interno della struttura commissariale per l’emergenza idrogeologica. Una situazione di duplice incarico che, secondo la proposta di delibera, comporterebbe una incompatibilità sopravvenuta.

La mancanza di un consenso su questa delicata questione ha portato alla decisione di rimandare il tutto, evitando così di prendere una posizione netta. La proposta di delibera, presentata da Nello Pergolizzi e sostenuta da Pippo Trischitta, ha incontrato l’opposizione di alcuni esponenti della maggioranza politica. Tuttavia, la mancanza in Aula di quattro membri, alcuni dei quali appartenenti alla stessa fazione politica di Croce (Feminò, Di Ciuccio, Mortelliti e Milazzo) ha influito significativamente sulle possibilità di approvazione.

La mancanza di coesione all’interno della maggioranza politica è emersa chiaramente, con assenze che vanno oltre motivi di reale impossibilità o malattia. Si è parlato di “mal di pancia politici” che avrebbero contribuito a creare un vuoto nella rappresentanza. Questo ha messo in luce le divisioni interne e ha influenzato il risultato della votazione che, di conseguenza, non ha avuto luogo.

Il sospetto è che la mancanza di una decisione chiara sia stata una scelta per evitare tensioni all’interno della coalizione di centrodestra, che poteva contare su un margine di voti favorevoli superiore, ma ha visto la mancanza di partecipazione da parte della maggioranza politica che ha fatto sì che la seduta si concludesse senza una risoluzione definitiva sulla posizione di Maurizio Croce.

L’ignavia del Consiglio Comunale di fronte a una questione così delicata ha sollevato domande sulla capacità dell’assemblea di prendere decisioni coraggiose e necessarie per il bene della comunità locale. La mancanza di leadership e la tendenza a evitare confronti diretti sembrano aver prevalso, alimentando la delusione di chi sperava in una presa di posizione chiara e inequivocabile.

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