MSC e alloggi di transito, “per separare la nostra coppia, ci hanno tolto anche la rete del materasso”

di Palmira Mancuso – “Ma come possono avere l’autorità di decidere su una coppia di adulti? Io e la mia compagna stiamo insieme da tre anni, ma la Messina Social City che avrebbe dovuto aiutarci, ci ha addirittura complicato la vita. E persino derubati, tanto che abbiamo fatto una denuncia formale ai Carabinieri”. Comincia a raccontare tra rabbia e lacrime strozzate in gola Fabrizio (uso un nome di fantasia, per proteggerlo). Non ha paura di affrontare le conseguenze di questo suo “parlare assai”, anche perchè dopo la denuncia è ancora meno gradito nei luoghi del “soccorso sociale”, e lui si è rassegnato: “nemmeno un bicchiere d’acqua mi hanno dato alla Stazione, li da Mai più ultimi”.

Un racconto articolato ci parla di aspetti di dregado che queste persone, già fragili per mancanza di risorse non solo economiche, hanno subito durante la loro permanenza agli allogi di transito. Un “non luogo” dove i lavori vanno a rilento, e dove è stato vietato a Fabrizio di dormire con la sua compagna, che fino a giorno 15 si trova in un B&B a 3 mila euro, ma che poi dovrà arrangiarsi perchè nessuno sa come e quando potranno riaccedere alla struttura di Bisconte.

Non possiamo raccontare lo sfogo di un uomo che ha vissuto anche la detenzione, e che si è sentito calpestato nella sua dignità. Ma rimaniamo ad alcuni fatti, circostanziati. Come quando lui e la compagna, che vivevano nell’alloggio, cercando una “normalità” fatta anche di spaghetti al pomodoro nella cucina comune, o di appuntamenti con i figli ritrovati a cui poter dire “ti aspetto a casa”, sono rientrati nell’alloggio trovando il materasso a terra. Ecco cosa dice la denuncia raccolta dai carabinieri il 13 dicembre 2023 (in pieno periodo natalizio):  “Sono assegnataria provvisoria da circa tre mesi di un appartamento situato all’interno degli alloggi di transito […] con regolare contratto abitativo. In data 7 novembre 2023 verso le ore 18, nel rientrare all’interno del predetto appartamento notavo il materasso della stanza da letto in terra e la mancanza di un anello in oro […] ed il codice fiscale del mio compagno  [….]. Nella circostanza chiedo l’intervento delle FFOO e infatti poco dopo giungeva personale della Polizia di Stato, i quali dopo accertamenti consigliano di sporgere denuncia di furto presso il comando Stazione Carabinieri di Camaro. Nella circostanza chiedevo alla responsabile della struttura  […] se fosse a conoscenza dell’accaduto. La stessa mi riferiva che sono stati lei, la signora […] e tale […] ad entrare durante la mia assenza per togliere la rete metallica nella mia stanza da letto. […]”.

Chiediamo perchè hanno tolto la rete metallica, e Fabrizio ci risponde “hanno detto che a lei bastava, altrimenti si sarebbe incontrata con me”.

Da quel giorno il letto (matrimoniale) finisce a terra. Ma nel frattempo per lui e la sua compagna inizia la salita, dovendo giustificarsi e dimostare una relazione stabile da tre anni, dovendo trovare un luogo diverso dal B&B dove arrangiarsi, cercando un lavoro che a 56 anni e da ex detenuto non è facile. E deve anche essere simpatico.

 

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