Investe una donna e fugge, l’appello per identificare il pirata della strada

Il 20 gennaio scorso, intorno alle ore 17.30, un ciclomotore investiva una donna in Via Taormina incrocio Viale Gazzi, fuggendo immediatamente dalla scena. La ricerca del responsabile coinvolto nell’incidente, che ha lasciato gravemente ferita la signora, è al centro delle indagini condotte dalla Polizia Municipale di Messina. Tuttavia, il caso è reso ancora più complesso dalla difficile condizione della vittima e dalla mancanza di testimonianze dirette e registrazioni video della zona.

Carmelo Costa, perito e legale rappresentante della Scisap incaricato del caso, ha emesso un appello urgente alla cittadinanza per ottenere qualsiasi informazione possa aiutare a ricostruire le dinamiche dell’incidente. La vittima è attualmente ricoverata in terapia intensiva in uno stato comatoso fluttuante, rendendo impossibile ottenere una testimonianza diretta da parte sua. Inoltre, non ci sono registrazioni video disponibili dalle telecamere installate nella zona, rendendo cruciale la collaborazione di chiunque abbia assistito all’incidente o possa fornire dettagli utili.

Costa ha sottolineato l’importanza di ogni minimo dettaglio, poiché potrebbe essere determinante per far luce su quanto accaduto e portare giustizia per la vittima. Coloro che possono contribuire con informazioni sono fortemente incoraggiati a contattare le autorità competenti e offrire il loro supporto alle indagini in corso.

“È una vera e propria richiesta di aiuto quella che rivolgiamo alla cittadinanza – si legge in una nota – La vittima, che è stata investita da un ciclomotore, versa, ancora oggi, in condizioni gravissime e tanto noi quanto la Polizia Municipale, subito accorsa sul posto, stiamo cercando di ricostruire minuziosamente le dinamiche del sinistro, come è essenziale fare in questi casi”.

“Ciò che ci limita è l’impossibilità di avere dalla nostra la testimonianza diretta della vittima, essendo attualmente ricoverata in terapia intensiva e trovandosi in uno stato comatoso fluttuante dal quale auspichiamo possa riprendersi presto. Ciononostante non si hanno certezze che, al risveglio, la signora sarà nelle condizioni di riferire i fatti, per via dei postumi che l’incidente potrebbe lasciare. Né sono disponibili immagini video registrate dalle telecamere installate in quella zona. Da qui la necessità di chiamare in causa chiunque si sia trovato casualmente nel luogo in cui è avvenuto lo scontro e possa fornire dettagli utili per le indagini”, conclude Costa.

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