PD e M5S ai ferri corti anche in Sicilia, Di Paola “assurdo non appoggiare i nostri sindaci uscenti”

Mentre Conte si appresta a raggiungere Torre Faro, per non lasciare che la battaglia No Ponte venga cavalcata dai suoi alleati che lo hanno preceduto, a Palermo si alza ufficialmente lo scontro tra M5S e PD con una nota del coordinatore regionale Nuccio Di Paola che soffia sul fuoco che va accendendosi più si avvicinano le elezioni europeee, a caccia di un consenso proporzionale su cui il leader dei grillini si gioca il peso politico dentro e fuori il suo partito.

“Condivido quanto affermato oggi dal presidente Giuseppe Conte. Noi appoggiamo quasi dappertutto sindaci uscenti del Pd, ma il Pd non appoggia nessuno dei nostri. Un esempio per tutti? Caltanissetta, dove non c’è ancora l’appoggio per il nostro sindaco uscente Roberto Gambino. È incredibile che a Gela saremo insieme a sostegno dello stesso sindaco e a Caltanissetta, grosso capoluogo di provincia, il Pd non metta nemmeno il simbolo a sostegno di nessun candidato. Stessa storia anche a Castelvetrano, dove corre il nostro sindaco uscente Enzo Alfano senza l’appoggio del Pd. E tutto questo mentre noi negli anni passati abbiamo sempre appoggiato loro proposte. Se la destra continuerà a vincere nei comuni, i siciliani che sperano nell’agognato cambiamento sapranno chi dovranno ringraziare”.

Alle affermazioni del coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola non sembra rispondere Anthony Barbagallo che da coordinatore del PD ha già sperimentato come la “strada maestra” (così l’ha definita) del campo largo è sempre tortuosa quando i candidati non sono fregiati dalle cinque stelle.

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