
Ombre sulla neutralità e l’indipendenza di un ruolo apicale come quello della Segretaria Generale della Città Metropolitana di Messina, Rossana Carrubba, oggetto di una nota del gruppo di iniziativa e resistenza civica Rispetto per Messina:
“La Segretaria Generale della Città Metropolitana si è insediata su nomina del Sindaco Metropolitano nel novembre del 2022. Intanto si consumavano i passaggi relativi all’approvazione dello schema di convenzione tra la Città Metropolitana e il Comune di Messina, che prevedeva il doppio incarico nei due enti, e che andava approvato dai due organismi “consiliari”.
E così il Consiglio Comunale approvava la convenzione a maggioranza il 25 ottobre 2022, nel corso di una seduta in cui vennero espresse anche perplessità motivate, mentre il Commissario ad acta con funzioni del Consiglio Metropolitano approvava la convenzione nel dicembre del 2022.
Ma già era stato attribuito il relativo trattamento economico, che prevedeva la retribuzione tabellare annua di circa 45 mila euro e la retribuzione di posizione di circa 41 mila euro. Con successiva determinazione del Sindaco Metropolitano, veniva riconosciuta un’ulteriore maggiorazione del 50% relativa alla retribuzione di posizione già individuata, per una serie di funzioni aggiuntive da svolgere, per un totale complessivo che va oltre i centomila euro, senza contare altri emolumenti in relazione a specifici servizi dei Segretari dei Comuni, delle Province e delle Città Metropolitane.
E tutto ciò pur trattandosi di un servizio che non poteva essere svolto a tempo pieno, in quanto il ruolo di Segretario Generale del Comune di Messina implicava ed implica una presenza costante e continua. Così come va evidenziato che la convenzione faceva riferimento a normative che consentivano la possibilità del doppio incarico fra due comuni diversi, o fra un comune e un’unione di comuni, anche se in questo caso è stata data un’interpretazione differente alla legge.
Recentemente, però, sono state pubblicizzate una serie di “donazioni volontarie” e contributi, fra cui anche quelli versati dalla Segretaria Generale dei due Enti Locali al movimento politico in cui ha un ruolo di vertice il Sindaco del Comune di Messina e Sindaco Metropolitano. Un fatto che ha suscitato polemiche correlate a interrogativi rimasti senza risposte.
Per cui riteniamo opportuno fare riferimento al Codice di Comportamento dei Segretari Comunali e Provinciali, adottato dall’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, che riguarda i “DOVERI generali”, in cui all’art. 1 si fa riferimento ad obblighi non solo di professionalità e lealtà, ma anche ad obblighi di “imparzialità” nell’espletamento del ruolo di “garante”, che assicura un “controllo indipendente” su tutte le attività dell’ente in cui opera.
Così come ci tocca ricordare come tutti i pubblici funzionari, al momento del loro insediamento, debbano presentare e sottoscrivere un “atto” ufficiale relativo alla insussistenza di motivi di incompatibilità.
Chiediamo, quindi, come si possa restare “asettici” se, non un funzionario, ma il Segretario Generale del Comune di Messina e della Città Metropolitana simpatizza politicamente, partecipando anche ad eventi ed iniziative pubbliche, e concorre a finanziare un soggetto politico che amministra i due enti in cui, da Segretario Generale e da Direttore Generale, ha svolto e svolge il suo ruolo “apicale”.
E non comprendiamo come tali evidenti anomalie non abbiano ancora portato a una verifica delle condizioni di agibilità istituzionale e di una indispensabile “terzietà” in certi ruoli, da parte della Prefettura, che ha anche la funzione di controllo sul regolare funzionamento degli Enti Locali, e del Ministero dell’Interno, da cui dipendono i Segretari Comunali e di altri Enti Locali”.