Il prossimo 12 dicembre prenderà il via il processo nei confronti dei medici del reparto di Cardiologia del Policlinico di Messina, Antonio Micari e Giampiero Vizzari. Il procedimento riguarda la morte di Antonino Intelisano, 76 anni, avvenuta nel giugno 2022 a seguito di un intervento chirurgico. Il giudice per l’udienza preliminare, Monia De Francesco, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal sostituto procuratore Roberto Conte, titolare dell’inchiesta avviata dopo la denuncia dei familiari della vittima. L’accusa è di omicidio colposo.
Secondo l’ipotesi accusatoria, la morte dell’anziano sarebbe stata causata da una microembolia gassosa dovuta all’aria entrata nel sangue durante l’operazione. L’intervento, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato eseguito senza la presenza dell’anestesista, con il paziente sottoposto a una semplice sedazione e senza un monitoraggio ecografico continuo, condizioni che, secondo gli esperti, avrebbero potuto e dovuto essere evitate.
Il paziente è deceduto presso l’ospedale di Taormina, dove era stato trasferito d’urgenza dal Policlinico di Messina, che quel giorno non disponeva di un reparto di rianimazione pronto all’uso. Durante il trasferimento verso il San Vincenzo, le sue condizioni sono peggiorate. Sempre secondo l’accusa, Intelisano è arrivato al nuovo ospedale privo di cartella clinica e senza informazioni sugli esami effettuati in precedenza al Policlinico.
Le parti civili sono difese dagli avvocati Ernesto Marcianò e Giuseppe Irrera, che rappresentano i figli della vittima, e dall’avvocato Alessandro Trovato per la moglie. Il Policlinico è stato citato come responsabile civile e sarà chiamato a rispondere dei danni patrimoniali e morali subiti dai familiari, valutati in diverse centinaia di migliaia di euro. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Antonino Amata e Francesco Ruvolo.
