L’Archivio di Stato di Messina a rischio trasferimento: mobilitazione politica e popolare per salvarlo

A Messina è al centro delle cronache la situazione dell’Archivio di Stato, considerato “in pericolo” a causa della possibile chiusura e del rischio di trasferimento del suo prezioso patrimonio documentale nella città di Catania. La questione è esplosa nelle ultime settimane dopo la notizia dello sfratto imminente dall’attuale sede e l’incertezza sulla disponibilità di una nuova sistemazione adeguata in città.

La comunità messinese si è mobilitata con una forte presa di posizione contro il trasferimento dei documenti storici, che includono migliaia di faldoni antichissimi e preziosi, tra cui l’atto di fondazione dell’Università e altri materiali fondamentali per la storia della città dello Stretto. Il rischio di spostare questo patrimonio culturale altrove viene percepito come un «saccheggio» e una perdita irreparabile per Messina.

Dal punto di vista politico, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione, firmata da 18 consiglieri tra cui rappresentanti del Partito Democratico e altre forze politiche, che impegna il sindaco Federico Basile e l’amministrazione a prendere tutte le azioni necessarie per trovare e garantire una sede cittadina per conservare l’intero corpo documentale, evitando così che l’Archivio venga smembrato o trasferito. Il sindaco Basile ha dichiarato disponibilità a offrire soluzioni temporanee per scongiurare il trasferimento.

Parallelamente, è stata promossa una petizione popolare e diverse iniziative civiche, tra cui un’assemblea pubblica svoltasi in piazza Unione Europea, guidata da cittadini attivi come il fumettista Lelio Bonaccorso, per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sulle istituzioni competenti. L’appello è unanime: la storia e la memoria di Messina devono restare radicate nella città, a tutela delle future generazioni e della identità culturale locale.

Anche il Consiglio Notarile di Messina si è espresso sulla vicenda, richiedendo spiegazioni formali dalle autorità competenti e ribadendo la necessità che l’Archivio rimanga nella città senza subire smembramenti o trasferimenti clandestini.

L’emergenza Archivio di Stato rappresenta dunque un banco di prova per la tutela del patrimonio culturale messinese e una sfida per la politica locale, chiamata a trovare rapidamente soluzioni concrete e condivise per salvaguardare un bene che è parte integrante della storia e dell’identità della città di Messina.

Questa mobilitazione pubblica e politica testimonia il valore profondo che l’Archivio riveste per la cittadinanza e la determinazione a non perdere un’eredità storica inestimabile.

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