
di Michele Bruno – L’anno scorso, grazie all’impegno della CTG gruppo LAG – Mili San Pietro e alle preferenze espresse da circa 207 cittadini attraverso una votazione online, parte del 2 per cento dei trasferimenti regionali del 2021 del Comune di Messina, è stata destinata per la messa in sicurezza della scalinata e del piazzale della Chiesa di Santa Maria di Mili.
Una legge della Regione Siciliana prevede appunto che questa parte dei trasferimenti regionali ai Comuni debba essere spesa su indicazione dei cittadini, attraverso forme di democrazia partecipata.
Attraverso fonti del Coordinamento per la Chiesa Normanna Santa Maria di Mili San Pietro abbiamo appreso che in questi giorni è stata avviata la procedura per l’affidamento dei lavori. Ma qualcosa non torna.
Il Coordinamento associativo per la tutela della chiesa normanna di Mili si è accorto che risulta una difformità relativa alla seconda opera da finanziare: dalla relazione tecnica allegata all’avviso, le opere di messa in sicurezza della scalinata e del piazzale descritte, non riguardano la Chiesa di Santa Maria di Mili.
In merito, appena fatta la scoperta, Il Coordinamento si era così espresso con sgomento sui social:
L’errore è evidente e chiaro se si riflette sul fatto che la Chiesa Normanna a cui era riferito il progetto che si è aggiudicato i trasferimenti è quella che si trova a Mili San Pietro, non a Mili San Marco. La relazione tecnica ed il computo metrico che fanno parte della procedura di affidamento dei lavori invece fanno chiaro riferimento ad una Chiesa, un piazzale ed una scalinata di Mili San Marco. Probabilmente, da quanto si può evincere dalla descrizione, si tratta di quella di San Marco Evangelista, dal momento che non esiste una Chiesa di Santa Maria in quest’ultimo villaggio.







