
Nuova iniziativa in relazione alla tanto discussa realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il Comitato “No Ponte Capo Peloro”, insieme ad altri movimenti civici, sindacati come la CGIL, e gruppi politici tra cui il PD, il M5S e Piu Europa, ha formalmente inviato una diffida al sindaco di Messina Federico Basile.
La diffida rappresenta una presa di posizione netta contro l’eventuale apertura dei cantieri per il ponte, ritenuta una mossa a forte rischio per la sicurezza e l’integrità della comunità e del territorio. Viene imputata al primo cittadino la responsabilità politica e amministrativa di eventuali danni che potrebbero derivare dall’avvio dei lavori, definiti come “gravissimi e certi”.
L’iniziativa arriva dopo che, malgrado le preoccupazioni sollevate, si percepisce un nascosto avvio di cantieri preliminari, con espropri e danni ambientali, senza un’adeguata discussione pubblica o un chiaro coinvolgimento della cittadinanza.
Il comitato e le altre realtà promotrici della diffida hanno avviato una raccolta firme che durerà un mese e che sarà accompagnata da mobilitazioni, esposti alla magistratura e un grande evento pubblico denominato “Stati Generali No Ponte”, volto a coinvolgere l’intero territorio e altre realtà associative e culturali a livello nazionale.
Il sindaco Basile ha finora difeso con convinzione il progetto come un’opportunità di sviluppo epocale per Messina e per tutta la Sicilia, sottolineando la necessità di un coinvolgimento attivo della città nelle scelte e nelle politiche legate ai cantieri, oltre alla tutela della mobilità e della qualità della vita durante i lavori.
La diffida però scava un solco profondo, amplificando i dubbi e le resistenze di un territorio che teme le conseguenze ambientali, sociali e economiche di un’opera che, per molti, rischia di trasformarsi in un boomerang più che una svolta.
La sfida ora si sposta sul terreno politico e istituzionale, con la città che attende una risposta chiara dal sindaco e dal governo regionale sul futuro di un’opera simbolo che divide e mobilita più che mai Messina e l’intera area dello Stretto.