La Giunta municipale, riunitasi nei giorni scorsi a Palazzo Zanca e presieduta dal sindaco, Renato Accorinti, ha deliberato l’intitolazione della Sala comunale adibita a stanza del sindaco al giornalista, attivista e poeta Peppino Impastato, che per le sue denunce contro le attività mafiose fu assassinato, dilaniato da una carica di tritolo, a Cinisi, suo luogo natio, il 9 maggio del 1978.
La storia di quest’uomo impone una grande riflessione alle nostre coscienze. E’ il modo di rendere omaggio alla memoria di un ragazzo che andava predicando ideali di Libertà in una terra asservita alla mafia, che predicava la necessità di una rivoluzione delle coscienze contro la mafia, contro il malaffare, contro il mondo criminale, contro l’illegalità. Un giovane che è morto perché aveva tentato di vivere da uomo libero.
Un gesto simbolico per nutrire nelle nuove generazioni il sogno di una Sicilia diversa, insegnando che una vita contro la mafia non è una vita sprecata, ma una vita.