Spy-story a Novara di Sicilia, “scazzi” all’ombra delle amministrative

di Gianfranco Pensavalli – La vicenda dell’ambulanza usata a Novara di Sicilia per fini impropri, ovvero spiare gli avversari politici riuniti per un briefing elettorale in un’azienda agricola di contrada Montagna, tiene banco da giorni in zona. Con buona parte del paese che ritiene la notizia farlocca, con i tre coinvolti che manifestano sicurezza affidandosi a un tabulato di chiamata nella, più o meno, vicina Fantina, con qualche dubbio sorto stamattina quando Messinaora ha pubblicato una foto inequivocabile: l’ambulanza posizionata con il ” muso” verso l’azienda agricola Buemi, dove la ricotta è celestiale e potrebbe venir lanciata presto sul mercato.

Gli uomini del sindaco uscente son pronti a metter la mano sul fuoco sulla correttezza del comportamento del 118, poi si passa al concetto strappalacrime: “Il signor Salvatore Buemi, candidato come vice sindaco, tiene famiglia, non è giusto averlo chiamato in causa e se dovessero togliere l’ambulanza in una zona senza ospedale da 30 anni sarà rivoluzione”.

E, dopo aver ricevuto le scuse profonde del geometra Giuseppe Di Natale e aver incontrato tanti “Muzio Scevola”, il cronista può ritornare su un paio di argomenti tecnici.

La Tech Servizi ha in effetti chiamato al lavoro tre soggetti proprio l’uno giugno a dieci giorni dal voto. I lavori alla caserma dei carabinieri sono stati affidati alla ditta Giamboi e la figlia del titolare è candidata con l’uscente Gino Bertolami. Il segretario comunale Giuseppe Torre, che ha lo stesso incarico anche a Venetico ed è assessore a Pace del Mela, ha anche l’incarico di responsabile dell’area amministrativi.

E, finalmente, è stato fatto un nome un cognome a quell’assessore “del Nord” mai visto e che oggi è segretario comunale da qualche parte. Grazie all’incarico nell’amministrazione Bertolami ha potuto far rientro in Sicilia.

Resta da chiarire che tipo di reati sono, al momento, contestabili per la gestione impropria del 118. A parte il falso eventuale in atto pubblico e quello legato all’abbandono di postazione, ci sarebbe persino il peculato d’uso.

Su Tech Servizi la prima ipotesi è di voto di scambio se i tre chiamati al lavoro sono novaresi. L’impressione è che sia necessaria ancora una puntata per leggere al meglio la difesa di Gino Bertolami. Che ha alzato la voce solo quando chi verga queste note ha imposto che il segretario “quantosonobravoio” Torre lasciasse la stanza, pena lo stop al colloquio.

Che è stato impostato anche sul futuro turistico di Novara. Oggi, ad esempio, c’erano una quarantina di turisti di Treviso, di stanza a Giardini Naxos.

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