BUZZANCA E IL DOPPIO INCARICO: IL 12 NOVEMBRE UN SIT- IN A PALAZZO ZANCA

 

Un comitato spontaneo, politicamente trasversale, eticamente corretto. Molti i cittadini messinesi che si sono dati appuntamento il prossimo 12 novembre davanti a Palazzo Zanca per dire basta ai doppi incarichi, partendo proprio dal caso più eclatante: quello che vede protagonista Giuseppe Buzzanca, sindaco e parlamentare regionale, ma non solo.

“Noi messinesi meritiamo rispetto” si legge nel  volantino, che verrà distribuito in questi giorni nelle piazze principali della città e che raffigura  un elenco delle mansioni che riguardano Buzzanca: sindaco, parlamentare regionale, ma anche commissario all’emergenza traffico e approdi, soggetto attuatore dell’emergenza alluvione 2009, coordinatore del PdL. Senza escludere la delega a personale, servizi sociali e sport.  Molteplici impegni, gravose responsabilità, che i cittadini considerano oltre ogni limite possibile, visti soprattutto i risultati. Non ultima l’assenza cronica nei consigli comunali di vitale interesse per le scelte strategiche dell’amministrazione.

La “rivolta popolare” è seguita alle decisione della Consulta sul caso Stancanelli, senatore del Pdl e sindaco di Catania. L’organo costituzionale ha infatti bocciato la legge n.60 del 1953, nella parte in cui non prevede l’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di sindaco di un comune con più di 20mila abitanti.

A sollevare la questione dinanzi alla Consulta è stato il caso di Salvatore Battaglia, un elettore che aveva fatto ricorso al Tribunale di Catania. Candidatosi a sindaco del capoluogo siciliano nel giugno del 2008, quindi dopo essere stato eletto due mesi prima senatore del Pdl, Raffaele Stancanelli aveva mantenuto il doppio incarico. La decisione della Consulta – la n.277 – ha tuttavia valore per tutti quei parlamentari divenuti sindaci di grandi città e che dovranno dunque scegliere quale dei dunque incarichi mantenere.

Buzzanca, nonostante le voci di dissenso, resta appigliato alla “leggina ad hoc” approvata dall’ARS  la cui legittimità  è stata discussa dallaCorte costituzionale che a giorni dovrebbe depositare  il dispositivo della sentenza,  che dovrebbe sovvertire quella approvata dall’Ars nel marzo 2009 per salvaguardare il doppio incarico. Se la Corte dovesse “bocciare” la legge, Buzzanca e chi si trova nelle sue stesse condizioni dovrebbe decidere subito, senza attendere il terzo grado di giudizio.

Messinaora.it  dedicherà all’argomento una puntata speciale di OLTRE LA NOTIZIA, in diretta on line venerdì 11 novembre a partire dalle 18. 

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