IL DOPO-ALLUVIONE: ARRIVANO I FORESTALI, MA SENZA STIPENDIO

 

Ancora una volta in prima fila i lavoratori Forestali Messinesi sia dell’Azienda che dell’Ispettorato, che dal 22 novembre sono a  lavoro nelle zone colpite dall’alluvione, che compre 23 comuni della fascia tirrenica di Messina. Un lavoro prezioso, che vale doppio, dal momento che queste persone non sono regolarmente pagate. E’ il doppio filo dell’emergenza: poi a pagare sono sempre le persone per bene, quelle che mettono da parte il denaro dinanzi alla dignità del ruolo sociale che svolgono.

A portare alla luce questa situazione il sindacato, che ritiene fra le cause principali di ciò che si è verificato nella fascia Tirrenica il dissesto idro-geologico che caratterizza la gran parte del territorio della provincia di Messina. Da tempo il sindacato richiede alle istituzioni, dai Governi locali a quello Regionale e Nazionale, un vasto progetto di interventi di forestazione protettiva per prevenire i fenomeni del dissesto idro-geologico prima indicato e in tal senso le istituzioni accanto alla solidarietà ancora una volta manifestata, debbono immediatamente  sbloccare le ingenti risorse previste ma non attivate affinchè si eviti che in futuro non dobbiamo assistere ad ulteriori tragedie annunciate.

Altra anomalia oltre il mancato riconoscimento del lavoro svolto che caratterizza i forestali messinesi dell’Azienda Foreste Demaniali, è la beffa del mancato pagamento degli stipendi arretrati.

Il Sindacato per protestare contro questo atteggiamento del Governo della Regione Siciliana e dell’Azienda Forestale Regionale, di sottovalutazione della giusta esigenza dei lavoratori di percepire nei tempi previsti dalle leggi e dai contratti gli stipendi, hanno deciso l’autoconvocazione dei lavoratori dell’Azienda, che si svolgerà mercoledì 30 novembre alle ore 9.00 con presidio sotto la sede di Messina dell’Azienda Foreste Demaniale di Via Giordano Bruno. I lavoratori oltre a chiedere gli stipendi che non hanno percepito dei mesi di Settembre, Ottobre e Novembre, chiederanno in maniera forte che venga attenzionata, la provincia di Messina per la salvaguardia del suo territorio evitando per il futuro il verificarsi di ulteriori tragedie con  la perdita di vite umane. 

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